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Dead money: (quasi) nessuno in NBA ha spazio salariale

Sapevate che Monta Ellis percepirà dai Pacers $2.2M fino al 2021-2022?

Orlando Magic

Orlando non vede i Playoff da ormai 7 anni. Questo Anno Zero, però, sembra diverso. Sulla panchina è arrivato uno degli allenatori più preparati della lega, Steve Clifford, e la squadra assume sempre più le sembianze del GM John Hammond. Quest’ultimo ha capito che non ha senso avere fretta: i Magic sono una delle squadre più intasate della lega, ma in un paio d’anni le cose dovrebbero migliorare.

Scadono estate 2019: Vucevic, Ross Evaporano in tutto: $23.2M
Scadono estate 2020: Mozgov, Augustin Evaporano in tutto: $23.9M
Scade estate 2021: Fournier Evaporano in tutto: $17M

Quasi $2M di #DeadMoney a Shelvin Mack (with the dimes!) e CJ Watson di contorno.

Il contratto di Aaron Gordon è – non a caso – discendente: dai $21.5M della stagione 2018-2019, ai $16.4M della 2021-2022. In un paio d’anni Orlando si sarà liberata dei contratti che la opprimono e, se tutto va come dovrebbe, il Draft farà il resto.

(I Magic avranno la prima scelta di OKC al Draft 2020. Originalmente ceduta dai Thunder ai Sixers nella trade che ha portato Jerami Grant alla corte di coach Donovan, questa prima scelta protetta 1-20 è stata girata ai Magic in cambio dei diritti per Anžejs Pasečņiks. Se la scelta di OKC nel 2020 cade 1-20, rimane ai Thunder e Orlando si prende due scelte al secondo giro, una nel 2022 e una nel 2023.)

 

Philadelphia 76ers

Anche Phila ha preferito i piedi di piombo. Inutile rischiare il tutto-per-tutto in questa free agency, trust the process.

Le ore passate nella Stanza dello Spirito del Tempo con Drew Hanlen potrebbero aver ridato al tiro di Markelle Fultz una parvenza di normalità. Simmons sarà un giocatore ancora migliore alla sua seconda stagione, Embiid è alla prima off-season sana in carriera. Non che la squadra sia peggiorata: persi Belinelli e Ilyasova, sono arrivati Muscala e Chandler. JJ Redick è stato riportato alla base per $12M, Amir Johnson al minimo da veterano, mentre non si è sacrificato nulla per scaricare l’ultimo anno di contratto ($8.5M) di Jerryd Bayless.

Quasi divertente come Phila si sia trovata con così tante scelte e giocatori a roster che ha dovuto:

  • cedere Luwawu-Cabarrot e Justin Anderson nella trade con Hawks e Thunder per un solo giocatore (Muscala)
  • scambiare la #38 per due seconde scelte future
  • scambiare la #39 per ca$h e una seconda scelta al Draft 2019
  • scambiato la #56 (Ray Spalding) e la #60 (Kostas Antetokounmpo) per la #54 (Shake Milton)
  • cedere Richaun Holmes ai Suns in cambio di ca$h

 

Phoenix Suns

Phoenix è ancora vittima di alcuni contratti nefasti (Tyson Chandler: 1 anno a $13.5M e Brandon Knight: 2 anni a $30M totali), ma in estate ha avuto comunque la flessibilità di andarsi a prendere con un annuale da $15M Trevor Ariza. L’idea del front office è chiara: 8 anni senza Playoff possono bastare. Dopo 3 stagioni da dimenticare, Phoenix si riavvicinerà a quota 35 vittorie, che per la post-season non saranno sufficienti ugualmente, ma perlomeno si torna rilevanti. Blindato Booker, occorre che il neo-coach Igor Kokoskov trovi la formula magica giusta per far crescere assieme DeAndre Ayton, la prima scelta assoluta all’ultimo Draft, Marquese Chriss, Dragan Bender, Mikal Bridges (per il quale Phoenix ha ceduto una prima scelta futura e Zhaire Smith), Josh Jackson ed Elie Okobo.

 

Portland Trail Blazers

#DeadMoney allo stato puro. Un solo esempio: nell’estate 2016 pareggiano l’offerta dei Nets per Allen Crabbe, poi si accorgono di aver fatto una cazzata, l’estate dopo lo rispediscono ai Nets in cambio di Andrew Nicholson, il cui contratto è stato stretchato e fino al 2023 il giocatore dei Guangdong Southern Tigers guadagnerà quasi $3M l’anno dai Blazers ♥

Also stretched: Festus Ezeli (2 anni a $666K totali) e Anderson Varejao (3 anni a $6M totali).

Nota triste: hanno lasciato andare Shabazz Napier dopo la miglior stagione in carriera. Perso anche Pat Connaughton, volato a Milwaukee, i Blazers hanno firmato il rookie Gary Trent Jr., Seth Curry e Nik Stauskas. La più scottante questione estiva, la restricted free agency di Jusuf Nurkic, è stata risolta con un rinnovo di 4 anni a $48M totali.

 

Sacramento Kings

Recentemente i Kings hanno messo le mani su Ben McLemore e Deyonta Davis, rispettivamente il novantanovesimo e il centesimo giocatore a roster da sviluppare/che non si sa cosa sia/che avrebbe bisogno di minuti che materialmente non ci sono. I Kings ci hanno provato con Zach LaVine – offertona da $78M in 4 anni che Chicago ha pareggiato, ma sono rimasti a bocca asciutta. Si sono portati a casa Nemanja Bjelica, che deve averli confusi con l’Europa.

La Summer League della loro seconda scelta assoluta, Marvin Bagley III, non ha per nulla impressionato. Poco importa che nella prossima off-season scadranno i contratti (oltre $30M totali) di Shumpert, Koufos e Randolph: i Kings non hanno la propria scelta al Draft 2019 e la stagione in cui essere competitivi (o almeno provarci) è quella incombente.

Oh, #DeadMoney, ‘cause Kings gonna Kings: quasi $8M agli stretchatissimi Matt Barnes, Georgios Papagiannis e Caron Butler. I Kings, nonostante tutto, sono l’unica squadra con più di un milione e mezzo di spazio salariale. Anzi, hanno ben $11M di spazio! Peccato che sul mercato dei free agent siano rimasti solo i Rodney Hood, i Swaggy P e i Patrick McCaw.

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