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NBA Season preview 2022-2023: ribaltoni e intrecci nella Northwest Division

Proseguiamo le preview stagionali facendo il punto della situazione nella Division dell’MVP NBA in carica Nikola Jokic. Il serbo potrà contare sui rinforzi per fare strada nei Playoff

Jokic Towns

Portland Trail Blazers

Ad eccezione della sola rookie season, in dieci anni di carriera Damian Lillard non aveva mai mancato i Playoff NBA prima del 2021-2022. Basta questo dato a introdurre la complicata transizione iniziata, giocoforza, in Oregon. L’annata da poco in archivio, d’altronde, è trascorsa sulle montagne russe. Con il passare dei mesi si sono allungate ombre prima sulla scelta di coach Billups, poi sulla dirigenza, e da ultimo  sul futuro della squadra, tracciando i contorni, fino ad oggi alquanto remoti, di una relocation. Uno scenario già di per sé tormentato e condito con l’amara realtà fatta di infortuni in serie che hanno condizionato pesantemente il risultato sportivo. Lillard, per fare un esempio emblematico, ha disputato appena 29 gare e in rotazione, al terzo e quarto posto per minutaggio cumulato in stagione, troviamo Robert Covington (1431’) e Norman Powell (1333’), che hanno da tempo salutato la compagnia. Quanto al record, “mancano” ben 15 vittorie – 42 nel 2020-2021, 27 ad aprile scorso: la discontinuità era l’unica opzione.

CJ McCollum ha lasciato i Trail Blazers  nei pressi della Deadline del mercato di febbraio, da 5º miglior marcatore di sempre nella storia della franchigia. L’addio ha dato il naturale via a un effetto domino le cui implicazioni si sono trascinate all’offseason.  La trade che portato l’ex numero 3 a New Orleans, assieme a Larry Nance Jr., aveva generato infatti per Portland una exception da 20.5 milioni di dollari reinvestita per arrivare a Jerami Grant a ridosso del Draft 2022. Detto del grande passo avanti per lo scouting Blazers dopo l’arrivo di Mike Schmitz da ESPN, la notte del Barclays Center va citata soprattutto per la misteriosa ma non meno intrigante scommessa su Shaedon Sharpe, chiamato con la settima scelta assoluta. La Summer League del rookie in uscita da Kentucky è durata davvero poco, ma nonostante questo i Blazers sono arrivati fino in fondo, vincendo l’anello di “campioni dell’estate”. Anche la finestra di mercato li ha visti emergere: notevoli le cifre delle estensioni contrattuali di Damian Lillard (biennale a 120 milioni di dollari) e Anfernee Simons (quadriennale da 100 milioni in totale). La sfida più grande, per Billups e staff, sarà trovare il modo di ottimizzare l’apporto della coppia ai meccanismi di squadra, per riproporre un tandem di backcourt affiatato, almeno nella metà campo offensiva, quanto il precedente. I presupposti, sulla carta sembrano esserci. Da misurare l’impatto di un giocatore da intangibles come Gary Payton II, fresco di titolo NBA 2022, congedatosi dalla Bay Area alla ricerca di nuovi stimoli, anche economici. Nel reparto lunghi significativa la conferma di Nurkic – per quattro anni a 70 milioni di dollari. Il vero punto di domanda, visto anche il trascorso più recente, riguarda l’integrità fisica del roster.

Il gruppo Blazers, se al completo per buona parte della stagione, vale realisticamente le 40-45 vittorie. Riusciranno Lillard e soci a tornare sugli standard accarezzati solo due stagioni addietro? Imperativo provarci, sempre.

 

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