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Atlanta Hawks

NBA, le parole di Trae Young sull’eliminazione di Atlanta in Gara 6

“È stato un anno speciale”

Due conference, due Cenerentole, due esiti diversi. Dopo l’impresa dei Phoenix Suns che sono riusciti ad arrivare alle Finals NBA dopo aver mancato l’intera postseason l’anno precedente (erano in realtà 11 gli anni di astinenza Playoff in quel dell’Arizona, ndr), lo stesso exploit non riesce a Trae Young e compagni ad Est.

La favola gli Atlanta Hawks si interrompe infatti alle finali di Conference, battuti in Gara 6 118-107 dai Milwaukee Bucks. Una sconfitta che non mortifica l’incredibile run della franchigia della Georgia né della sua stella Trae Young. La guardia ha parlato ai microfoni dei reporter nel post partita su cosa è mancato al suo team per raggiungere le Finals:

“Abbiamo il talento, i giocatori giusti e gli attributi per potercela fare. Lo abbiamo dimostrato. Ma è dura, semplicemente dura. Non è affatto facile, loro sono abituati a ritrovarsi in questa posizione e hanno comunque dovuto tentare più e più volte. Per una squadra come la nostra, essere stati capaci a raggiungere questo traguardo non può che aiutare in futuro”

Il futuro, facendo eco alle parole di Young, è potenzialmente roseo per gli Hawks. La squadra ha un’età media di soli 25.6 anni. E la cifra scende e non di poco se si considera l’ideale quintetto Trae Young, Kevin Huerter, Bogdan Bogdanovic, John Collins e Clint Capela.

Proprio sui compagni e sul lavoro di Nate McMillan ha poi aggiunto queste parole:

“E’ stato uno sforzo di gruppo, ognuno di noi sapeva quale fosse il proprio ruolo. Nate è stato un pezzo importante del nostro successo. La fiducia che ha avuto in me e nei ragazzi è stata fondamentale, l’energia tra noi compagni è nata dalla fiducia e dalla competitività che ci ha trasmesso. E’ stato un effetto domino, da lì abbiamo costruito il nostro gruppo”

 

Sull’infortunio che lo ha escluso da Gara 4 e 5

“Non essere stato in grado di aiutare i miei compagni per due partite è stato frustrante. Stasera volevo combattere e dare una mano alla squadra al massimo delle mie possibilità. Nulla che mi avrebbe impedito di provare. Sapevo che sarebbe stato doloroso, sento fastidio tutt’ora e sarà così almeno per i prossimi due giorni. Sapevo non sarei stato al 100% ma avrei comunque provato

Non voglio usarla come scusa, non sono fatto così. Ma il dolore viene dal mio tallone destro, è da lì che la spinta. Non è qualcosa che sapevo avrei peggiorato, ma rimaneva comunque il fastidio. L’ho sentito per tutta la gara”

Di certo non si può dire che Trae Young non ci abbia provato: dopo lo stop forzato di Gara 4 e 5 a causa di una distorsione alla caviglia destra, la guardia è scesa in campo in quest’occasione per cercare di allungare la serie di un’altra partita. 14 punti, quattro rimbalzi e nove assist per lui. Una prestazione segnata dall’infortunio e dalle scarse percentuali dal campo (23.5%, con 0 triple nelle 6 tentate).

 

Sul futuro della franchigia

Trae Young ha infine parlato del futuro degli Atlanta Hawks, con un occhio sulle possibili soddisfazioni che questa squadra può togliersi:

“Mi sento fiducioso. Si tratta di esperienza, ed ora ci siamo passati anche noi. Abbiamo avuto un grande successo, non ci resta che costruire da ciò che abbiamo raccolto. E’ stato un anno speciale e non vedo l’ora di vedere cosa ci aspetta”

 

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