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Milwaukee approda alle NBA Finals, Khris Middleton: “È stato un lungo viaggio”

I Bucks tornano alle Finals per la prima volta dal 1974

I Milwaukee Bucks sono ufficialmente diretti alle Finals NBA per la prima volta dal 1974, arrivando a conquistarsi l’ultimo atto vincendo le ultime due partite della serie contro gli Atlanta Hawks senza l’apporto di uno come Giannis Antetokounmpo. I Bucks hanno battuto gli avversari in Gara 6 con il risultato finale di 118-107, grazie ad un superlativo Khris Middleton autore di 32 punti. Proprio il secondo violino di Milwaukee è stato intercettato dai microfoni dei giornalisti per raccogliere le sensazioni di essere finalmente arrivati all’atto finale:

“Il viaggio è stato lungo. Ma è stato un viaggio fantastico. Ne valeva la pena. Dopo aver vinto 15 partite nel nostro primo anno qui, aver toccato sette anni senza arrivare ai Playoff, negli ultimi due anni pensavamo di avere una possibilità di vincere il titolo ma non ci siamo riusciti. Ora, invece, ci siamo. Abbiamo lavorato duramente per questo.”

Senza Giannis, Middleton è stato l’uomo che ha scosso questa Gara 6, monumentale nel terzo quarto. Eppure il primo tempo dell’ala non era stato fantastico con soli 5 punti a referto e 6 palle perse:

“In queste situazioni bisogna solo continuare a giocare: a volte funzionerà tutto a dovere, altre volte no. Ma finché rimango in fiducia e faccio quello che posso, allora andrà tutto bene. È questa l’unica cosa che posso controllare. Di certo, non riesco a fare canestro ogni volta che tiro. Bisogna solo mantenere un atteggiamento positivo anche quando la palla non entra.”

Come detto, Khris ha messo in scena un terzo parziale davvero fenomenale, chiudendo con 23 punti, 8/12 dal campo e 4/7 dall’arco:

“Mi concentro sul presente, non penso troppo alla situazione. Non penso all’importanza della partita. Ragiono sempre possesso per possesso. È tutto quello che posso fare, rimanere nel presente. Voglio solo vincere. Questo è quello che è. Non mi interessa quanti punti ho. Le statistiche non contano più in questo momento. Anche se ho fatto un buon terzo quarto, ho detto a Jrue che stavo faticando: ‘Voglio solo vincere, devi prendere la palla e fare qualcosa perché non ce la faccio.’ Questa è la chiave, a tutti in questa squadra non interessa chi ha la palla, chi segna, chi fa questo o quello. Facciamo solo quello che serve per vincere ed è tutto ciò che vogliamo. ”

 

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