Due mesi prima della Lottery e tre mesi prima del Draft NBA 2024, ora sappiamo di più sulle intenzioni di Bronny James riguardo il suo futuro. Le ultime dichiarazioni del suo agente Rich Paul (che è ovviamente anche quello del padre LeBron, ndr) sottolineano come Bronny potrebbe valutare di dichiararsi eleggibile solamente nel caso in cui dovesse trovare squadre interessate e ‘tailor made’ per la sua crescita:
“Non diamo tanta importanza alla presenza di un giovane giocatore come Bronny nella Lottery, quanto alla sua presenza nella squadra giusta e nella situazione giusta per la sua crescita.”
Secondo il suo agente, Bronny James si presenterà quindi al Draft se e solo se lui e il suo entourage saranno soddisfatti dei diversi feedback che riceveranno dalle franchigie, man mano che si avvicinerà il mese di giugno. La cosa più importante è atterrare nel posto giusto, non essere selezionati il più in alto possibile. Rich Paul spiega che LeBron vorrebbe soprattutto che suo figlio possa “essere padrone del proprio destino” e quindi segua la propria traiettoria di carriera. Al suo fianco o lontano da lui.
Per quanto riguarda la sua prima stagione nella NCAA, interrotta dall’arresto cardiaco l’estate scorsa a causa di una malformazione, Bronny James sta viaggiando con una media di 5.3 punti, 2.8 rimbalzi e 2.4 assist con i Trojans (tirando con il 37% complessivo dal campo e 62% ai tiri liberi). Numeri certamente non clamorosi che hanno ‘giustificato’ la sua assenza dai Mock Draft delle principali testate americane.
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