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NBA 2022-2023 Season Preview: Central Division, nella rete di ‘Spida’ Mitchell

Gli ultimi quattro anni hanno visto i Milwaukee Bucks finire largamente al primo posto, ma l’arrivo di Mitchell lancia i Cavs e promette di rompere lo schema

Central Division

Cleveland Cavaliers

La scorsa stagione i Cavs sono riusciti a riempire almeno in parte il vuoto lasciato dalla partenza di LeBron James, e a registrare per la prima volta dal 2018 un record positivo, sfiorando addirittura i Playoff. Ci sono stati due segnali molto incoraggianti: Evan Mobley è stato uno dei favoriti alla vittoria finale del Rookie of the Year e Darius Garland è diventato per la prima volta nella sua carriera un All-Star. Mancava, però, un piccolo pezzo per fare il salto di qualità e diventare più competitivi cercando magari un All-Star scontento in giro per la lega.

Il front-office dei Cavs è dunque stato molto abile a sfruttare gli scontenti di Donovan Mitchell, cogliendo l’occasione al volo per portarlo nella Central Division, nonostante le insistenti voci che lo volevano ai New York KnicksL’arrivo della guardia ex Utah Jazz potrebbe contribuire a fare dei Cavs di coach J.B. Bickerstaff una potenziale contender ad Est per gli anni a venire.

Per arrivare a Mitchell i Cleveland Cavaliers hanno dovuto rinunciare a molto: non tanto a Collin Sexton – un giocatore già in scadenza che probabilmente avrebbero perso a zero la prossima estate – ma anche a Lauri Markkanen e soprattutto a tante scelte future. La mossa di Cleveland è dunque apparsa piuttosto decisa e chiara: i Cavs vogliono provare a vincere ora, rinunciando magari a qualcosa negli anni futuri.

Fatto sta che Mitchell porta un gioco molto diverso rispetto a quello i Cavs hanno messo in campo nella scorsa stagione. Abituato allo small ball dei Jazz, Spida ha tirato tantissimo da tre punti l’anno scorso, con quasi 10 tentativi da dietro l’arco a serata. Un po’ per questo, un po’ per il gioco di Quinn Snyder, quasi la metà dei tiri dei Jazz nel corso di una partita arrivava dalla lunga distanza (oltre il 43% per la precisione). Al contrario, il tiro da tre punti rappresentava il 35.4% delle conclusioni a canestro totali per i Cavaliers, dunque una differenza di quasi 10 punti percentuali. 

Coach Bickerstaff dovrà dunque capire molte cose: ad esempio se vorrà fare di Mitchell maggiormente un giocatore da catch-and-shoot, oppure se sarà coinvolto nei pick-and-roll con Jarrett Allen, considerata anche la presenza di Darius Garland a roster. Servirà tempo, e parecchio allenamento: sicuramente bisognerà trovare il nuovo, giusto equilibrio. I successi della franchigia dell’Ohio dipenderanno molto dalla capacità di creare alchimia tra tutti i giocatori.

 

Oltre a Donovan Mitchell, a Cleveland è arrivato anche Robin Lopez tramite free agency, con un accordo piuttosto economico, in quanto si tratta di un anno di contratto al minimo salariale. L’arrivo dell’ex Chicago Bulls porta profondità e soprattutto tanta esperienza nel ruolo di centro: è un giocatore vecchio stile, nel senso che non si tratta di un centro che tira anche da tre punti, ma il suo compito sarà quello di contribuire alla fase difensiva, con la sua fisicità sotto canestro.

Nel corso dell’offseason è poi arrivata anche la conferma di Ricky Rubio (18 milioni di dollari per i prossimi tre anni), che, nonostante una stagione nel corso della quale ha giocato solo 34 partite, ha dimostrato di poter essere la riserva di Darius Garland. Proprio quest’ultimo viene dalla stagione della consacrazione: con oltre 21 punti e 8.6 assist di media è stato convocato per la prima volta in carriera per l’All-Star Game. I Cavs sembrano decisi a renderlo il presente e il futuro della franchigia, insieme al nuovo arrivato Donovan Mitchell, tanto da fargli firmare un’estensione contrattuale che lo porterà a guadagnare oltre 180 milioni di dollari nei prossimi 5 anni.

 

https://twitter.com/hohighlights/status/1374153972114726912

 

Insomma, i Cleveland Cavaliers paiono aver gettato le basi per il loro futuro, in tempi anche piuttosto rapidi se consideriamo la partenza di LeBron James solamente una manciata di anni fa. Dopo aver sapientemente scelto bene agli scorsi Draft, la dirigenza ha optato per l’all-in, portando in Ohio niente meno che Donovan Mitchell, ovvero il giocatore che mancava per fare il definitivo salto di qualità. Con un roster di comprimari di livello e di veterani esperti, i Cavs sembrano pronti a portare fuoco e fiamme sui parquet della Central Division per la stagione 2022-2023. Con una sola incognita: come si adatterà Mitchell al nuovo contesto di gioco di coach Bickerstaff? Dopo un primo periodo di adattamento, ci aspettiamo che i Cavs potranno lottare per i vertici della Central Division, i primi cinque slot a Est, giocandosi il fattore campo per provare ad arrivare poi alle Semifinali di Conference.

 

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