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NBA, Jayson Tatum: “Sento ancora gli effetti del COVID”

I Celtics non possono fare a meno della loro stella, che sembra accusare ancora gli strascichi della malattia

Jayson Tatum e tutti i Boston Celtics non stanno affrontando un periodo facile.  La squadra ha perso sette delle ultime dieci partite, e coach Stevens sembra in difficoltà con le rotazioni.  L’infortunio di Smart ha pesato più del previsto sugli equilibri dei Celtics, alle prese ora anche con un Tatum non in piena forma. 

Il giovane All-Star era risultato positivo al Covid-19 a inizio gennaio.  Successivamente era tornato in campo dopo essersi negativizzato, come da regolamento, senza apparentemente accusare nessun problema fisico.  Invece, come dichiarato dallo stesso Tatum dopo l’allenamento di oggi in vista della sfida con i Nuggets, il virus ha lasciato qualche strascico:

“Penso che se la sia presa con il mio respiro.  Ho giocato alcune partite in cui, non voglio esagerare dicendo che stavo lottando per respirare, ma mi affaticavo molto prima del normale.  Solo correre su e giù per il campo un po’ di volte, mi fa finire il fiato o stancare molto più velocemente.  L’ho notato da quando ho avuto il COVID.  E’ una cosa sulla quale sto lavorando, sono migliorato dalla prima partita che ho giocato, ma devo ancora farci i conti ogni tanto.”

Jayson Tatum ha concluso la sua ultima partita con soli 6 punti a referto, nella sconfitta con gli Wizards.  Da quando è tornato in campo il 25 gennaio contro i Bulls, i suoi numeri hanno avuto un leggero calo, soprattutto nelle percentuali, segno di una condizione fisica non eccellente.

La condizione fisica non è un  problema del solo Tatum, ma di tutti i Boston Celtics.  Coach Stevens sembra faticare a trovare alternative valide ai soliti senatori, i quali sono costretti a fare gli straordinari per mantenere la squadra competitiva.  Lo stesso allenatore ha ribadito però la necessita di gestire i minutaggi di tutti:

“Delle volte mio figlio 15enne a casa mi chiede ‘Perché Tatum non era in campo?  Perché Brown non era in campo?’  Perché hanno bisogno di sedersi ogni tanto.  Non posso far giocare questi ragazzi 48 minuti a partita ogni singola sera, giusto?  Quindi bisogna bilanciare.”

I Celtics (13-13) affronteranno i Denver Nuggets (15-11) questa notte all’una.

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