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Minnesota Timberwolves

NBA, Saric e Covington e il loro arrivo a Minnesota

Come Butler, i due dovrebbero esordire questa notte nella partita contro i New Orleans Pelicans

Dopo la conferenza stampa di Jimmy Butler (e di Justin Patton) in quel di Philadelphia, ieri sono stati anche presentati i giocatori che hanno fatto il tragitto opposto verso il Minnesota nella trade di sabato: Dario Saric, Robert Covington e Jerryd Bayless. Se su quest’ultimo non è ancora chiaro se rientrerà nei piani della frachigia di Minneapolis o se verrà tagliato, i primi due invece potranno avere un ottimo impatto sul gioco della squadra di coach Thibodeau, sopratutto per la loro capacità di aprire il campo.

Partendo dal prodotto di Tennessee State University, Covington è sicuramente un ottimo difensore e può senza dubbio aiutare i T’Wolves a migliorare la 28esima posizione per punti concessi a partita (117.4) e l’ultima per defensive rating. Con i suoi 206 cm è in grado di difendere in modo efficace su 4 posizioni e inoltre è un tiratore che nelle ultime due stagioni ha sempre sfiorato il 40% da tre punti, caratteristica importante per allargare il campo ad esterni come Jeff Teague, Derrick Rose e Andrew Wiggins. Inoltre l’ex Sixers è tutt’altro che un giocatore che necessita di molti tiri per poter produrre poi anche in difesa e il suo contratto, prolungato ad inizio scorsa stagione, è uno dei più vantaggiosi dell’intera lega.

“Ieri ho visto la partita e mi sono fatto un’idea di come mi posso inserire nella squadra e dove posso aiutare a migliorarla”

Per quanto riguarda Dario Saric invece, il croato è un fit perfetto da abbinare con il talento di Karl Anthony Towns: dopo un paio di stagioni in cui il centro di Kentucky ha spesso dovuto accontentarsi di giocare con i piedi fuori dal pitturato, con l’ex Efes Pilsen le cose potrebbero cambiare utilizzando al meglio le caratteristiche dei due giocatori.

KAT potrà finalmente essere protagonista e leader di questi Minnesota Timberwolves, giocando nelle sue posizioni interne, non più intasate dagli isolamenti di Jimmy Butler e Dario Saric può sicuramente rendergli il compito più facile spaziando il campo meglio di Taj Gibson (nella scorsa stagione la #12 scelta del Draft 2014 ha chiuso con 14.6 punti e il 40% da tre punti, con metà delle sue conclusioni che sono arrivate da oltre l’arco)

Da verificare ancora come vorrà strutturare il nuovo quintetto coach Thibodeau, con Saric che ha espressamente detto di trovarsi più a suo agio nello starting 5, dove però dovrebbe scalzare un pretoriano dell’ex allenatore dei Bulls e cioè Taj Gibson.

 

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