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Risultati NBA: tripla-doppia ai 60 per Harden, Kevin Love fa crack

Rubio abbate Golden State, Cleveland cade sotto i colpi di Drummond. Bene Spurs, Raptors e Knicks

(30-21) Oklahoma City Thunder 96-102 Washington Wizards (28-22)

Alla seconda partita senza Andre Roberson, i Thunder (una delle squadre più calde della lega, reduci da 8 vittorie consecutive) cadono sul parquet della Capitale. Washington ha già dimostrato, in stagione, di non mancare l’appuntamento importante, cedendo il passo, invece, a suon di disattenzione e poca voglia, nelle sfide meno competitive. Considerata l’assenza di John Wall, per il quale si prevede un lungo stop, Otto Porter Jr. si è preso in mano i Wizards.

26 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e 2 rubate per il prodotto di Georgetown. Lo segue a ruota il compagno All-Star Bradley Beal: 21 punti, 9 assist, 6 rimbalzi. Il sostituto di Wall in quintetto, Satoransky, ha tirato 0 su 4 dal campo per 4 punti, 6 assist e 5 rimbalzi. Bene anche un Markieff Morris da 18 punti, mentre dalla panchina Kelly Oubre Jr. e Mike Scott combinano per 19 punti. Washington ha vinto tirando meno del 40% dal campo e meno del 30% dall’arco.

OKC ha fornito solo 19 assist di squadra e tirato pure peggio degli avversari, quasi perfetti (27 su 29) dalla lunetta. Per gli ospiti sono ben 21 i tentativi al tiro di Carmelo Anthony (autore di un non-brillantissimo 2 su 12 dall’arco), per 19 punti e 6 rimbalzi. Paul George è ben più efficiente: 28 punti con 14 conclusioni, mentre Russell Westbrook è in serataccia: 13 punti con 18 tiri, 7 palle perse e Plus/Minus negativo come quello di tutto il quintetto dei Thunder. Non bastano i 16+12 rimbalzi di Steven Adams: dalla panchina nessuno va in doppia cifra.

Se coach Donovan ha speso parole al miele verso Bradley Beal (che il coach dei Thunder allenò a University of Florida), Markieff Morris ha detto che Westbrook…:

“Ha sbagliato un sacco di tiri. Voglio dire, unsaaacco di tiri.”

Russ, per tutta risposta, si è preso la colpa della sconfitta.

(28-22) Portland Trail Blazers 104-96 Los Angeles Clippers (25-25)

Verosimilmente ancora sconvolti dalla blockbuster-mega-trade-Griffin, dei Clippers a ranghi ridotti cedono il passo a dei Blazers (finalmente) in rampa di lancio. La franchigia dell’Oregon ha vinto 6 delle ultime 7 e si candida per un posto al sole nella Western Conference. I Clippers, invece, stanno smontando: è lecito attendersi ulteriori trade prima della deadline dell’8 febbraio.

Guidati da un Damian Lillard da 28 punti, 7 assist, 4 rimbalzi e 3 rubate, i Blazers hanno vinto i primi tre quarti, rendendo l’ultimo una passerella. Jusuf Nurkic è finalmente dominante: 14 punti e 20 rimbalzi, di cui 7 offensivi. Doppia-doppia da 11 punti e 10 carambole per Al-Farouq Aminu, mentre C.J. McCollum è insolitamente inefficiente (16 punti con 18 tiri). Ed Davis e Shabazz Napier combinano per 24 punti con 17 tiri dalla panchina. I Blazers tirano col 43,3% dall’arco per portarsi 1-1 in stagione contro i Clippers.

La squadra di Doc Rivers ha provato a difendere lo Staples Center priva di Blake Griffin, Brice Johnson e Willie Reed (ormai giocatori dei Pistons), ma con un rientrante Danilo Gallinari. L’italiano, partito in quintetto, ha chiuso con 15 punti e 5 rimbalzi in 25 minuti. Lou Williams tira 5 su 26 dal campo per 20 punti, Montrezl Harrell firma un ottimo 15-7, ma il miglior lustro dei Clippers sembra ormai alle spalle. E anche DeAndre Jordan (8 punti e 19 rimbalzi stanotte) ha un piede lontano dalla Città degli Angeli. Un rumor di mercato vuole gli stessi Blazers interessati.

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