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NBA, la lega e la NBPA accordano una penalizzazione economica per i giocatori non vaccinati

La penalizzazione riguarda specificamente l’assenza alle partite casalinghe in due città determinate

La NBA e la NBPA, o meglio National Basketball Players Association, suggellano un patto a pochi giorni dal via della regular season. Come riportato da Tim Bontemps e Bobby Marks di ESPN i giocatori non vaccinati, militanti a New York e San Francisco, saranno soggetti a un taglio di stipendio ogniqualvolta salteranno una partita casalinga a causa dei regolamenti locali.

Dunque, sono tre le franchigie interessate dal provvedimento: New York Knicks, Brooklyn Nets e Golden State Warriors. I rispettivi cestisti potrebbero subire una penalizzazione pari a circa un 92esimo del loro salario nel caso in cui non fossero presenti alle gare negli stadi di casa. Secondo l’unione dei giocatori, oltre il 95% dei giocatori sarebbero protetti dal vaccino e il roster dei Knicks sarebbe al completo.

Tra le persone a rischio penalizzazione vi sarebbe Kyrie Irving, che non ha disputato la gara inaugurale della preseason e sul cui rientro aleggia ancora incertezza. Il numero 11 dei Brooklyn Nets ha un contratto di 34.9 milioni di dollari per questa stagione e ogni match saltato al Barclays Center costerebbe lui 381,181mila dollari. Se Irving saltasse tutte e 41 le partite casalinghe, sarebbe penalizzato per un totale di 15.6 milioni di dollari. La franchigia newyorkese aspetta notizie.

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