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NBA, Ben Wallace pronto ad essere inserito nella Hall of Fame 2021

Altra inclusione meritata

Si chiude oggi una delle parabole più belle e inaspettate del basket moderno: Ben Wallace sarà infatti inserito nella classe Hall of Fame 2021, dopo una carriera contraddistinta da tanta perseveranza e voglia di rivalsa.

Non è quindi un caso che la strada professionistica di Big Ben inizi in salita; dopo una poco spettacolare carriera collegiale a Virginia Union, nessun team NBA sceglie infatti di scommettere su un centro dalle dubbie capacità offensive (e alto solo 2.06 m) nel Draft 1996. Quella che per molti sarebbe stata la fine di un sogno diventa però un punto di svolta per Wallace, che decide di continuare a lavorare e scommettere su se stesso, arrivando qualche mese dopo ad un accordo con gli allora Washington Bullets.

Gli scout NBA avevano in effetti ragione su una cosa: Ben Wallace sarà sostanzialmente una non-minaccia in attacco per tutta la sua carriera. Sfortunatamente, quella notte del ’96 più di una persona si è però dimenticata che defense wins championships (“la difesa vince i campionati”). E Wallace non farà altro per 17 stagioni, diventando a tutti gli effetti uno dei migliori difensori di sempre.

Dopo quattro stagioni da comprimario tra Washington ed Orlando, Big Ben trova il suo posto nel mondo NBA nel 2000, accasandosi a Detroit. Cestisticamente parlando l’accoppiata Wallace-Pistons è un matrimonio perfetto: Wallace diventa subito l’ancora difensiva di un team storicamente conosciuto per la propria intensità, delegando di buon grado i propri compiti offensivi a giocatori più talentuosi.

Anno dopo anno, il mondo NBA inizia finalmente ad accorgersi del valore di un centro con uno skillset così limitato, ma al tempo stesso efficace. Arrivano i primi riconoscimenti di Defensive Player of the Year (che a fine carriera saranno 4), All-Defensive Team (5) e All-NBA (5), mentre Detroit continua la sua ascesa nella Eastern Conference.

Nel 2004-2005, i Pistons si presentano alle prime Finals NBA dal 1990 contro gli strafavoriti Lakers di Kobe Bryant e Shaquille O’Neal. Come già detto, però, defense wins championships. E Wallace si “limita” a fare quello, contenendo (per quanto possibile) uno dei giocatori più dominanti della storia del basket, senza chiedere raddoppi o commettere falli intenzionali. I Detroit Pistons chiuderanno la serie su uno scioccante punteggio di 4-1, annullando una squadra micidiale come i Lakers grazie ad una difesa asfissiante.

Il resto della carriera di Wallace non sarà in realtà molto diverso. Purtroppo per il centro (che verrà scambiato a Chicago due anni dopo), però, nessuna squadra sarà in grado di integrare un repertorio cestistico così particolare nel proprio sistema. Nemmeno Detroit riuscirà nell’impresa, che si concluderà con il ritiro del giocatore nel 2012.

Per definizione, la Basketball Hall of Fame si pone l’obiettivo di ricordare gli individui che hanno fatto la storia dello sport. In un modo poco convenzionale, Wallace ha fatto la storia ed ha ricordato a tutti che la pallacanestro si gioca su due lati, chiedere a Shaquille O’Neal per conferma.

 

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