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NBA, Spencer Dinwiddie: “L’unico ad avermi battuto in 1 contro 1 è Kevin Durant”

Il play tra futuro e passato

Dopo essere finalmente atterrato in quel di Washington pronto per la sua avventura agli Wizards, Spencer Dinwiddie è tornato a parlare della trade a 5 squadre che gli ha permesso di lasciare Brooklyn per volare nella capitale:

“Sono state 48 ore orribili. Perché? Perché non c’era solo il tema di concordare un importo specifico, che sia $ 58, $ 59 o $ 60 milioni. No, tutte le squadre dovevano essere d’accordo, e se solo una di loro diceva di no, l’intera trade andava a rotoli. Il primo giorno ho seguito tutta l’evoluzione, passeggiavo nell’albergo dove si svolgevano le trattative.”

Il passaggio di Russell Westbrook ai Lakers, ha chiaramente giocato un ruolo fondamentale:

“Il mio agente Jason (Glushon) e io, e altre squadre, abbiamo immaginato potenziali scenari fino alle 2 di notte. Ma quando l’operazione di Russ è arrivata, la trade ha liberato un posto a Washington. Dove c’è Bradley Beal, naturalmente. Abbiamo circa la stessa età, stili di gioco che possono coesistere bene, personalità simili e la possibilità di fare qualcosa di speciale in una grande città. È così che vedo le cose.”

“Vogliamo ovviamente fare i Playoff. Non vogliamo essere una squadra da play-in. Vogliamo trovare facilmente i Playoff.”

Prima di poter firmare finalmente un contrato da 62 milioni di dollari in 3 anni, Dinwiddie ha dovuto costruirsi una carriera, partendo dal mettersi in mostra in G League tra il 2014 e il 2016, dopo essere stato scelto al 38esimo posto al Draft. Guardandosi indietro, il play sente che avrebbe dovuto fare il salto NCAA/NBA dopo il suo secondo anno di college:

“Se avessi saputo quello che so ora, mi sarei dichiarato al Draft prima, non sapevo bene tutto il processo ai tempi. Devo ricordare che sono il primo della mia famiglia a giocare in NBA. E anche il primo milionario della mia famiglia, quindi ci sono molte cose che non sapevo. Non sapevo che avrei potuto aumentare la mia valutazione dichiarandomi prima. Mi è stato detto che sarei stato scelto tra il 20esimo e il 40esimo posto e mi sono detto ‘Se gioco bene, sarò una scelta da lotteria’. Non avevo idea che se avessi fatto anche un po’ di workout qua e là e avessi stretto amicizia con un po’ di persone, avrei potuto salire in classifica. Non ho dubbi che se fossi tornato indietro e avessi fatto tutto correttamente, sarei salito come posizione.”

Poi, l’ultima curiosità, forse quella più succulenta:

“Una cosa di cui parlo sempre è che l’unica persona nella mia carriera cestistica che mi ha battuto in 1 vs 1 è KD.”

 

 

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