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Team USA, Kevin Durant spiega perché ha risposto alla convocazione di Pop

KD ha parlato durante l’ultima conferenza stampa

La presenza di Kevin Durant all’interno di Team USA per le prossime Olimpiadi di Tokyo 2020 è certamente quella più importante agli occhi di coach Gregg Popovich. La stella dei Brooklyn Nets è stato uno dei primi a confermare la sua voglia di scendere in campo con la canotta del sue paese, aiutando Team USA ad incassare altre conferme di alto livello. KD durante l’ultima conferenza stampa dal ritiro della squadra in quel di Las Vegas, ha spiegato perché ha risposto alla convocazione:

“Team USA mi ha lasciato prendere in totale tranquillità la decisione se unirmi a loro o meno. Ed è una cosa che ho apprezzato. Poi, mi sono sempre impegnato a giocare con USA Basketball da quando sono uscito dal college. Ogni volta che ho avuto la possibilità – quando ero a posto fisicamente e mentalmente – mi sono sempre unito al team. Quest’anno ho terminato la stagione in salute, quindi ho pensato di poter iniziare la prossima stagione mettendomi in forma già dall’inizio dell’estate con Team USA.”

Quindi, sulla notizia dell’inammissibilità dei tifosi alle Olimpiadi, il giocatore ha reagito in questa maniera:

“Sono rimasto decisamente deluso quando ho sentito questa notizia, ma capisco: abbiamo già posticipato i Giochi di un anno, quindi non vogliamo causare altri problemi con il Covid. È chiaro che giocare di fronte a loro ti porterebbe ad avere un’energia diversa. Tifosi di tutto il mondo che supportano le loro squadre e i loro paesi. Questa sarà la parte che mancherà di più, ma è comunque un onore e un piacere andare sul parquet per rappresentare il tuo paese e farlo su un grande palcoscenico.”

Durant affronterà Timothe Luwawu-Cabarrot – suo compagno di squadra in quel di Brooklyn – nella gara di apertura delle Olimpiadi tra Team USA e Francia. E KD sembra aver già portato avanti ogni discorso da trash talker con lui:

“Non vedo l’ora di incontrarlo. Sto già facendo un po’ di trash talking con TLC su come non possa difendermi e su come lo limiterò quando saremo in campo. Quindi non vedo l’ora di parlare con lui faccia a faccia e di vederlo con la sua nazionale. Come giudico la Francia? Sarà una grande battaglia. Hanno giocatori NBA in quella squadra che tutti conosciamo.”

 

 

 

 

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