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Team USA, Gregg Popovich spiega perché ha convocato Kevin Love

La sua convocazione ha attirato le critiche di tifosi media americani

Negli scorsi giorni Gregg Popovich ha ufficializzato le convocazioni del roster di Team USA che affronterà le Olimpiadi di Tokyo 2020. Tra i giocatori selezionati c’è da segnalare la presenza anche di Kevin Love, autore di una stagione non propriamente sotto la luce dei riflettori. Il lungo di Cleveland ha terminato l’annata con appena 25 partite giocate ed una media di 12.2 punti, 7.4 rimbalzi e 2.5 assist in 24.9 minuti di permanenza sul parquet.

Numeri che – secondo tifosi e addetti ai lavori – non possono giustificare appieno la scelta di coach Pop di averlo in Team USA. Interrogato sulla questione, il CT della compagine americana ha commentato in questa maniera la situazione:

“Lo faremo lavorare come un matto per le prossime quattro o cinque settimane e gli chiederemo molto. Questo gli permetterà sicuramente di trovare il ritmo di cui ha bisogno per continuare a giocare. Per noi la sua versatilità è importante. Poi ha già giocato con Team USA, è un giocatore con esperienza in questo senso. C’è da considerare inoltre il suo set di abilità: può prendere rimbalzi, può giocare da 5 e allontanarsi per tirare da 3 punti e questo ci dà davvero qualcosa in più in termini di alternative offensive. Non ha avuto una grande stagione – è vero – ma ha lavorato duramente e voleva davvero venire con noi. Abbiamo bisogno delle sue qualità. Abbiamo pensato che fosse il giocatore perfetto per giocare contro atleti come Rudy Gobert, anche perché nel basket FIBA non c’è la violazione dei 3 secondi in difesa e l’area sarà occupata in maniera stabile. Love sarà davvero importante.”

Love, dal ritiro di Las Vegas con la squadra, è quindi consapevole che dovrà mettersi al lavoro per poter entrare in condizione prima possibile. Anche perché le Olimpiadi inizieranno tra meno di venti giorni:

“In un certo senso, capisco le critiche perché sto uscendo da una stagione in cui non ho giocato così tante partite e in cui non ero al top del mio gioco. Sento di avere molto da dimostrare.”

 

 

 

 

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