Diversi numeri raccontano bene la Gara 1 delle NBA Finals guardando in casa Phoenix Suns. Un primo record di squadra è rappresentato dai 25 tiri liberi consecutivi a segno prima dell’errore di Jae Crowder, l’unico di serata dalla lunetta. Altri dati interessanti emergono però anche dalle prestazioni dei singoli.
Chris Paul, a 36 anni, ha mandato a referto 31 punti, come solo Kareem Abdul-Jabbar e Tim Duncan prima di lui erano riusciti a fare alla stessa età sul palcoscenico più prestigioso. Il nome del caraibico ex Spurs, peraltro, torna in ballo se si guarda al solidissimo esordio (15+ punti e 15+ rimbalzi) nella serie finale messo assieme da DeAndre Ayton. Il centro dei Suns ha fatto registrare 22 punti e 19 rimbalzi, numeri che per un esordiente alle Finals non si vedevano appunto dai tempi di Tim Duncan in maglia neroargento. Al battesimo nelle Finals 1999, il #21 Spurs riempì il proprio tabellino con 33 punti e 16 rimbalzi in Gara 1.
L’atmosfera delle Finals è elettrizzante. Di seguito il commento di Ayton al termine di Gara 1:
“Sono felice, mi viene la pelle d’oca e a volte sono sopraffatto dall’emozione prima della partita.”
Il lavoro sotto i tabelloni è stato fondamentale:
“Da lì costruiamo il nostro attacco regalandoci anche un po’ di inerzia favorevole. Cerco di fare del mio meglio sotto questo aspetto con l’aiuto dei compagni come Jae Crowder e Torrey Craig. L’intesa con CP3 e Booker nasce dal rispetto reciproco, che stimola comunicazione tra di noi e un approccio critico costruttivo.”
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