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NBA, Rockets spalle al muro, Silas: “Non abbiamo scelta”

Lacrime di tensione per il capo allenatore di Houston

Stephen Silas si presenta in conferenza stampa a testa bassa, passando il pugno chiuso sul viso per asciugare le lacrime tra un singhiozzo e l’altro. La triste istantanea di un periodo nero per Houston, la cui striscia di sconfitte consecutive ha toccato quota venti partite. L’allenatore è sopraffatto dall’emozione dopo l’ennesima occasione persa.

Alle risposte concise alterna silenzi e respiri profondi. Ecco alcuni passaggi delle sue dichiarazioni nel dopo gara:

“Sì [abbiamo sentito il peso di questa serie negativa]. Ultimo tiro? Doveva essere un pick n roll ma non è andata come l’avevo disegnata. Questa fa male. Non abbiamo scelta, dobbiamo provarci con intensità, imparare, crescere, a cominciare da me.” 

 

 

Nessuna voglia di parlare anche da parte dei giocatori. Christian Wood in particolare ha risposto perlopiù a monosillabi, sottolineando semplicemente il peso specifico di un ulteriore KO.

 

Molto frustrante, non so cosa si possa dire per provare a uscire da questa situazione. Non stiamo giocando assieme. […] Dobbiamo migliorare il numero di assist di squadra, solo 16 stasera. Vorrei essere più coinvolto in attacco nel finale di partita. In molti casi sono stato lasciato in un angolo e se non vengo considerato nelle azioni offensive perdo ritmo.”

 

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