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NBA, coach Silas conferma: “James Harden torna in campo coi Rockets”

Pronto l’impiego in canotta Rockets per il Barba

C’è aria di bufera tra James Harden e gli Houston Rockets. La guardia vuole ad ogni costo andare via mentre la franchigia non si muove dal pretendere una trade che rispecchi il suo valore. E nonostante i tentavi per trattenerlo, o le voci di mercato, nulla di fatto è accaduto con il giocatore che ha ancora casa in Texas.

Il che vuol dire che il giocatore dovrà rendersi disponibile a tutti gli effetti per i Rockets. E così Stephen Silas, neo coach di Houston, ha deciso di schierarlo in campo durante la preseason. Lo ha dichiarato l’allenatore stesso, come riporta Tim MacMahon di ESPN:

“Abbiamo avuto una bella discussione e non dirò di più. Gli ho chiesto impegno con i Rockets e quel genere di cose. Ma abbiamo avuto una bella discussione. Era concentrato, ha posto buone domande e ha sollevato alcuni punti interessanti. È stata una discussione interessante.”

“Capiremo quanto minuti gli daremo nella partita di domani.”

James Harden, che si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni, in questi giorni ha ricominciato ad allenarsi coi compagni. Notizia, questa, che non deve illudere nessuno. L’8 volte All-Star infatti non ha mai nascosto le sue intenzioni di andare in squadra con cui vincere, esternando tutto la sua scontentezza nel rimanere a Houston.

Malumore che fa il paio con quello di PJ Tucker, l’altro deluso di casa Rockets. Per l’ala veterana, però, alla base degli attriti vi sono questioni legate al rinnovo. Il giocatore infatti vuole un’estensione del contratto importante o, nel caso, una cessione via trade. E non dover giocare senza certezze per il futuro. Intervistato sull’argomento però, Tucker ha preferito soprassedere, e a domanda diretta ha risposto con un laconico:

“Faccio solo il mio lavoro”

In casa Houston quindi pare improbabile che il mercato si fermi così. Probabile invece che la franchigia del futuro la sapremo solo dopo aver capito il futuro di Tucker e, soprattutto Harden. Perché i Rockets chiedono tanto. Ma se qualcuno sarà ad accontentarli potremmo avere una franchigia completamente rivoluzionata, ma non indebolita.

 

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