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Miami Heat

NBA, Iguodala spiega come sarà giocare nuovamente contro LeBron James

I due si incontrano ancora una volta. Chi la spunterà?

Dopo la gloriosa vittoria contro i Boston Celtics, i Miami Heat si preparano per affrontare alle NBA Finals i Los Angeles Lakers e sua maestà in persona LeBron James. Gli Heat hanno senza dubbio una certa familiarità con il numero 23. Il tre volte campione NBA, infatti, ha giocato per la franchigia della Florida per ben quattro stagioni e ora dovrà affrontarla da avversario.

Tra i giocatori degli Heat, ce n’è uno in particolare che più volte ha dovuto affrontare King James durante le Finals: Andre Iguodala.

il 36enne, infatti, ha giocato contro il numero 23 in quattro finali consecutive con la maglia dei Golden State Warriors. Quest’anno dovrà affrontarlo ancora una volta, ma con una maglia e un contesto completamente diverso rispetto agli anni precedenti.

Di tutte quelle finali, Iguodala ha condiviso tre volte il trofeo con i compagni, in uno dei quali ha pure vinto l’MVP delle NBA Finals. Ma un giocatore d’esperienza come lui, sa bene che affrontare LeBron James, nonostante abbia 35 anni, non sarà una passeggiata.

Con ogni probabilità, infatti, sarà proprio Iguodala a doverlo marcare e, in una recente intervista a The Undefeated, ci ha tenuto a ricordare che l’intera squadra non potrà permettersi di fare errori:

 “Devi solo capire che stai difendendo il miglior talento di sempre. Te la fa pagare quando commetti degli errori. L’obiettivo dev’essere quindi quello di  giocare a basket senza fare errori. Bisognerà metterlo in situazioni vulnerabili, in cui senti di avere vantaggio su di lui, che si tratti di un tiro, di un passaggio o dove si trova sulla fase difensiva”. 

Secondo le statistiche, nelle finali NBA del 2015 l’ex warrior è stato il giocatore che per più tempo ha marcato LeBron James, limitandolo a un discreto 44% al tiro. Proprio in quell’anno Iguodala è stato nominato MVP delle Finals, concluse con una media di 14.6 punti con il 54,9% di tiri dal campo, 6 rimbalzi e 3.8 assist a partita. Certamente non sono stati grandi numeri, ma lo sforzo difensivo impiegato per limitare, o quantomeno rallentare, l’offensiva di James gli è valso il premio personale e di squadra, il primo di altri due anelli.

Purtroppo dopo la sconfitta contro i Toronto Raptors nelle finali dello scorso anno, Iguodala si è un po’ perso di vista. Di fatto, è stato mandato via trade ai Memphis Grizzlies, dove però non ha giocato. A febbraio si è unito ai Miami Heat, dove ha trovato un ottimo team che in questi Playoffs ha giocato ad un altissimo livello. Nonostante i numeri bassi in questi Playoffs, la presenza in campo di Iguodala sarà comunque fondamentale per le prossime partite. Gli Heat possono inseguire il sogno del titolo e l’unico ostacolo da superare si chiama LeBron James.

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