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13 ex giocatori NBA che $ono andati in rovina

Da Pippen a Shaw Kemp, da Iverson a Antoine Walker: perdere milioni di dollari in un battito di ciglia

Eddy Curry #8

Eddy Curry

Campione NBA (senza mettere piede sul parquet per un singolo secondo ai playoff) nel 2012 con i Miami Heat. Eddy Curry è stata una grande promessa della pallacanestro statunitense. Promessa però rimasta sulla carta. Nonostante tutto nell’arco della sua carriera decennale è riuscito a guadagnare un gran bel gruzzoletto da circa 70 milioni di dollari, e collateralmente è stato protagonista di accuse sessuali e triste testimone dell’uccisione di sua figlia.

La gestione dei suoi milioni è stata completamente gestita in maniera incontrollata, nel 2008 ha richiesto (ad AllStar Capital) ed ottenuto un prestito di 5 mesi da 580 mila dollari con un tasso di interesse non troppo basso: l’85%, tasso valido solo in Las Vegas. Eddy nei mesi successivi dichiarò di non poter pagare perché aveva altri conti da dover saldare in quel periodo: 30mila dollari mensili per la pulizia di una casa da 17mila dollari di affitto mensile, 20 mila dollari mensili per lo chef personale, mille dollari al mese per televisione e collegamento satellitare, altre spese da 205 mila dollari mensili comprensivi di vitto alloggio di familiari e amici oltre ad acquisti compulsivi, 350 mila dollari di debito verso Juwan Howard e 12 automobili di lusso.

Nel maggio del 2010 il tribunale di Manhattan condannò Curry al pagamento mensile di 75mila dollari per la restituzione del prestito alla AllStarCapital (che intanto vedette aumentare il credito a 1.5 milioni di dollari) la quale ottenne il pignoramento di una Rolls-Royce e due Land-Rover.

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