Seguici su

Boston Celtics

NBA, Brad Stevens parla del ritorno di Gordon Hayward

i Boston Celtics sono sembrati in ripresa nelle ultime partite, sopratutto per il gioco espresso

Sopratutto per i tifosi dei Boston Celtics, ma non solo, l’immagine dell’infortunio di Gordon Hayward durante la partita di esordio della scorsa stagione è un ricordo ancora vivo, e lo è stato sopratutto fino al suo ritorno in campo di questa stagione. L’inizio di regular season per i Boston Celtics non è stato come in molti si aspettavano, e uno dei motivi di difficoltà è stato sicuramente quello di dover reinserire un giocatore come l’ex Utah Jazz nell’ingranaggio dei bianco verdi, che ben si era collaudato nelle difficoltà la scorsa stagione. Inizialmente Brad Stevens aveva deciso di inserire il suo ex giocatore ai tempi di Butler subito nel quintetto, insieme al rientrante Irving e al trio Tatum, Brown, Horford che tanto bene aveva fatto nel portare la squadra alle finali di Conference.

Dopo un inizio di squadra a singhiozzo e delle prestazioni individuali che faticavano a decollare (10.1 punti con il 38% dal campo nelle prime 15 partite), il coaching staff ha preso la decisione di far partire Gordon Hayward dalla panchina, cosa che non gli succedeva dalla stagione 2012-13. Qui il giocatore ha mostrato tutta la sua professionalità e la volontà di fare gli interessi della squadra accettando di buon grado la decisione e calandosi perfettamente nella nuova dimensione (14 punti di media, 6.2 rimbalzi, 4.5 assist e il 40% da tre punti nelle 6 partite fin ora giocate dalla panchina con un offensive rating che è schizzato a 125 e il plus manus a +12.7).

Sulle difficoltà di inizio stagione di Hayward e sulla sua disponibilità nel mettersi al servizio della squadra ha parlato anche Brad Stevens, che conosce il ragazzo fin dai tempi del college:

“Non è stato assolutamente facile per lui questo inizio di stagione. Tutto quello che ha fatto è stato stringere i denti, provare ad essere il miglior compagno di squadra possibile e continuare a lavorare duramente. Non sta partendo in quintetto, ma è un esempio per i propri compagni di squadra per come si sta sacrificando e spero che questo ci possa aiutare a diventare una squadra migliore”.

La partita di sabato notte è stata forse una liberazione per il nativo di Indianapolis, che con una prestazione da 30 punti, 9 rimbalzi e 8 assist nella vittoria contro i Minnesota Timberwolves ha voluto far capire a tutti di essere sempre più vicino a quel giocatore per cui i Boston Celtics hanno investito $128 milioni per quattro anni. Una cosa è certa, le fortune in questa stagione per la squadra di Danny Ainge, che nonostante le difficoltà iniziali rimane una delle candidate al titolo ad est, passerà anche, se non sopratutto, dal recupero e dal reinserimento del talento di Gordon Hayward.

 

Leggi anche:

NBA, Harden ha fiducia nei suoi Rockets: “Al completo possiamo competere con tutti”

NBA, OKC: ricaduta per Andre Roberson

NBA, Kings sulle orme di Otto Porter Jr.

Clicca per commentare

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Advertisement
Advertisement
Advertisement

Altri in Boston Celtics