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Draft NBA, la lista dei 20 invitati nella Green Zone

Per talento diffuso è forse il miglior Draft dal 2003 come ha detto LeBron James?

Sarà sicuramente un Draft di assoluto livello, con molte aspettative e con tanti giocatori di talento, in grado di poter alzare il livello di diverse squadre NBA. L’hype per l’evento, che probabilmente sancisce l’inizio della nuova stagione, è davvero alle stelle, forse come non lo era da diversi anni.

Intanto la NBA ha diramato la lista dei giocatori invitati a partecipare nella sala del Barclays Center all’evento:

“Arizona’s Deandre Ayton, Duke’s Marvin Bagley III, Michigan State’s Jaren Jackson Jr., Texas’ Mo Bamba, Alabama’s Collin Sexton, Oklahoma’s Trae Young, Duke’s Wendell Carter Jr., Missouri’s Michael Porter Jr., Villanova’s Mikal Bridges, Kentucky’s Shai Gilgeous-Alexander, Michigan State’s Miles Bridges, Kentucky’s Kevin Knox, Texas A&M’s Robert Williams, Miami’s Lonnie Walker, Villanova’s Donte DiVincenzo, Texas Tech’s Zhaire Smith, Boston College’s Jerome Robinson, Boise State’s Chandler Hutchison and UCLA’s Aaron Holiday.”

Come si può notare non sono presenti giocatori che non abbiano frequentato il college, l’unica eccezione potrebbe essere la presenza dell’MVP dell’ultima Euroleague Luka Doncic, che potrebbe partecipare in caso il suo Real Madrid riuscisse a vincere il titolo della Liga ACB già in Gara 4, dopo aver sbancato la casa di Vitoria già in Gara 3.

Per l’edizione del Draft 2018 ci saranno anche delle novità di svolgimento, con i giocatori che, prima che inizino le scelte, sfileranno sul palco della casa dei Brooklyn Nets accompagnati da due parenti (Aaron Holiday ha deciso di farsi accompagnare dai due fratelli Jrue e Justin). Una novità che ovviamente è stata accettata con animi diversi: chi l’ha interpretata come un ottimo gesto per coinvolgere anche le famiglie dei giocatori, che hanno spesso fatto grandi sacrifici e attendono questo giorno da diverso tempo, altri invece non hanno accolto di buon grado l’inserimento di questa “sfilata” con la preoccupazione che l’evento possa poi avere una durata smisurata.

Come sempre l’NBA e Adam Silver non si spaventano davanti all’esigenza di fare cambiamenti di fronte a situazioni in cui vede la chiara esigenza di farne, non sarà la prima e ultima volta che una decisione di questo tipo dividerà il pubblico.

 

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