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Born Ready! I 10 rookies subito titolari all’All-Star Game

Esistono matricole capaci di cambiare le sorti di una franchigia, così come altre che ne sono state la rovina. Ne esistono alcune che, oltre ad aver trascinato squadre a stagioni di grandi successi, nel loro primo anno nella lega hanno saputo ritagliarsi un posto da titolari all’All-Star Game, impazienti di mostrare il loro esagerato talento

Credits to nba.com

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Nel lontano 1959 fu prima scelta assoluta al Draft degli allora Minneapolis Lakers, ma ciò sembrò fin da subito non bastargli. Elgin Bylor prese per mano la franchigia (e la salvò, a detta di molti) con 25 punti e 15 rimbalzi di media a partita e la portò da un record di 19-53 direttamente alle finali NBA contro i Boston Celtics (dove i Lakers vennero sconfitti per 4-0), primo atto di una rivalità destinata a durare ancora oggi, dopo più di mezzo secolo. Baylor, nel suo magico anno da matricola, fu convocato all’All-Star Game (il primo dei suoi 11 totali) da titolare ed impressionò al punto da portare l’Ovest alla vittoria e regalarsi anche il premio come MVP della partita delle stelle. Gli mancherà, in tutta la sua carriera, solo l’anello. Ha avuto tutto fin da subito, ma quello non arrivò mai.

PER SAPERNE DI PIU’: L’NBA dei nostri nonni – Elgin Baylor

Elgin Baylor

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