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NBA, Mikal Bridges trascina i Nets con 42 punti e Brooklyn ipoteca i Playoff

Terza partita da almeno 40 punti per Bridges in maglia Nets

mikal bridges

Continua il momento di forma smagliante di Mikal Bridges: stanotte ha trascinato i suoi Brooklyn Nets nella vittoria 107-124 contro gli Atlanta Hawks. Si tratta della 42esima vittoria stagionale per Brooklyn, che consolida il sesto posto ad Est con un record di 42-35. Sorte opposta, invece, per Atlanta: la coppia Young-Murray non ha mai veramente convinto e ora si trova con un record di 38-39, ad una sola partita di distanza dal decimo posto della Eastern Conference.

Straordinaria prestazione da parte dell’ex Phoenix, che stanotte ha ricevuto addirittura i cori di ‘MVP’ da parte del pubblico del Barclays Center. Bridges ha chiuso la partita con 42 punti, 4 rimbalzi e 3 assist con 16/24 dal campo (67%) e 5/8 da tre.

Sta tenendo 34 punti di media nelle ultime 5 partite.

https://twitter.com/NBA/status/1641987118971977729?s=20

 

28.8 punti, 4.3 rimbalzi, 2.6 assist con il 50% dal campo, il 43% da tre e il 91% ai liberi… queste le medie di Bridges nel mese di marzo.

Con 461 punti segnati nel mese passato, è diventato il secondo giocatore nella storia di Brooklyn a segnare più punti in un solo mese. Il primo? Ovviamente Kevin Durant (471 punti).

https://twitter.com/BrooklynNets/status/1641972821713727494?s=20

Mikal Bridges: “Guardo giocare Kevin Durant da quando sono bambino”

Queste le parole del protagonista della serata nel post-partita:

“I cori di MVP? E’ pazzesco. Ovviamente non me lo aspettavo… si tratta di amore. Una delle cose più belle che ho notato da quando sono qui è l’amore della città e dei tifosi, anche quando sono a casa o faccio una passeggiata: mi fanno sentire a casa. Ero abbastanza deluso quando sono stato scambiato da Phoenix perché avevo molti amici e compagni che conoscevo bene, ma l’amore che mi mostrano i tifosi mi fa sentire a casa anche qui.”

“Guardo giocare KD da quando sono bambino, è sempre stato uno dei miei giocatori preferiti. Per me è uno dei migliori attaccanti della storia, quindi essere accostato a lui non era sicuramente uno dei miei obiettivi quando sono arrivato qui. Tutto ciò è incredibile, ringrazio i miei compagni e gli allenatori per la fiducia che mi mostrano ogni volta che gioco.”

 

 

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