Karl Anthony Towns è ai box da fine novembre – non c’è ancora una data per il suo rientro – e Rudy Gobert non è sceso in campo per la terza gara consecutiva. I Timberwolves devono restare a galla tenendo contatto con il 6º posto che significherebbe qualificazione diretta ai Playoff NBA. Per centrare l’obiettivo, la squadra di Minneapolis si affida ad Anthony Edwards, che nella notte ha risposto presente. 44 punti a referto, con sei rimbalzi e quattro assist, otto triple realizzate e 17-29 al tiro complessivo.
Anthony Edwards trascina i Timberwolves al successo sui Rockets
Edwards non si dorme sugli allori e anzi suona la sveglia, per garantire costanza alle sue prestazioni:
“La cosa più difficile nel dare un ritmo alla partita e fissare uno standard è riuscirci sera dopo sera. Voglio farlo sempre, non una sera sì e l’altra no. [Coach Finch] ha disegnato per me la prima azione. Sono andato verso sinistra, Eric Gordon mi ha tolto lo spazio, allora virata e fade-away. Ho pensato ‘Sarà una grande notte’.
“Ora che ci penso, Nate [Knight] mi ha detto che la prima è stata abbastanza impressionante perché ho staccato piuttosto lontano chiudendo a due mani. [Sengun] è rimasto profondo tutta la serata. Al rientro dall’intervallo ho detto a Kenyon Martin Jr. ‘È così a fondo campo che gli schiaccerò in testa’ ed è successo di nuovo. Complimenti a lui in ogni caso, al numero 28 Sengun. Non so pronunciare il suo nome ma è davvero bravo.”
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