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NBA, Shaquille O’Neal: “I tiri liberi erano l’unico modo per farmi restare umile”

Intervenuto al podcast di Taylor Rooks, l’ex giocatore dei Lakers ha rilevato diversi aneddoti riguardo la sua carriera

Shaquille O’Neal è stato uno dei giocatori più dominanti della storia della NBA. L’ex centro, campione NBA tre volte con la maglia dei Los Angeles Lakers e una con quella dei Miami Heat, ha raccontato diversi aneddoti al podcast di Taylor Rooks. Fra di questi vi è il rapporto con il suo tallone d’Achille, ovvero i tiri liberi.

A questo proposito, ecco come l’Hall of Famer si è espresso:

In realtà, i tiri liberi non sono mai stati un vero e proprio problema. Che ci crediate o no, essi erano l’unico modo per farmi restare umile oltre a mia madre. Vi immaginate se avessi tirato dalla lunetta con le stesse percentuali di Steph Curry? Nessuno sarebbe stato in grado di fermarmi. Ogni giocatore ha il suo punto debole, dunque non ho nulla da rimproverarmi.”

Inoltre, Shaq ha raccontato di essere stato un buon tiratore ai tempi dell’High-School, fino a quando suo padre gli fece cambiare idea:

“Durante il periodo dell’High-School, mi ricordo che nel bel mezzo di una partita che stavamo dominando, in seguito ad un contropiede non feci canestro in quanto sbagliai clamorosamente un semplice lay-up. Durante l’intervallo, mio padre mi avvertì che non mi avrebbe mai più rivolto la parola se avessi tentato ancora un lay-up al posto di schiacciare comodamente.

Da quel momento iniziai a schiacciare come se non ci fosse un domani e smisi di essere un tiratore. Ogni volta che schiacciavo mi venivano in mente le parole di mio padre e tutto ciò non faceva altro che aumentare la mia foga. Per questo ogni volta che schiacciavo volevo distruggere il ferro.”

Chissà come sarebbe stata la carriera di Shaq se non avesse seguito il consiglio del padre. Sicuramente non avremmo potuto apprezzare il centro più dominante della storia della NBA.

 

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