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NBA, calendario: quale squadra ha il più difficile post All-Star?

La Strenght of Schedule aiuta a leggere la difficoltà del calendario NBA rimanente per ciascuna squadra. Vediamo il dettaglio post All-Star.

nba classifica

Rush finale di regular season con la variabile Play-in che tiene ancora apertissimi i giochi per molte franchigie. Diamo uno sguardo al calendario NBA di ogni squadra per cercare di capire cosa aspettarci dalle prossime settimane.

Calendario NBA: cos’ è la Strenght of Schedule e come si calcola

La Strenght of Schedule, da qui in avanti SoS, è un indice impiegato per stimare la difficoltà del calendario di una squadra NBA considerando la percentuale di vittorie, con il record vittorie-sconfitte, degli avversari ancora da affrontare. Un dato numerico che – va precisato –fotografa la situazione a bocce ferme senza tenere in considerazione logistica, trasferte e/o back-to-back. Chi dunque, sulla carta, ha il calendario più difficile da qui alla fine? Dalla 30 alla 1, in ordine di difficoltà crescente.

*Dati Tankathon.com

30. Indiana Pacers

La rivoluzione a lungo paventata a Indianapolis ha preso forma con l’addio di Sabonis in occasione della Trade Deadline. Per raddrizzare la stagione è tardi – nove partite dal 10° posto che garantirebbe quantomeno l’accesso al Play-in. Dalla ripresa dopo il break All-Star, in una decina di giorni possono arrivare vittorie per il morale: appuntamenti in casa contro Thunder e Celtics e poi trittico di trasferte tra Orlando (doppia) e Detroit, peraltro le uniche squadre attualmente dietro ai Pacers nella Eastern Conference.

Partite rimaste: 22

SoS: .456

29. Portland Trail Blazers 

Priva fino al termine della stagione del faro Damian Lillard, Portland è chiamata a tenere una linea di galleggiamento per conservare lo spot Play-in. Attualmente sono un paio le partite di vantaggio sugli Spurs che inseguono (11° posto). Il banco di prova è tosto. I  Blazers di coach Billups affronteranno tutte squadre della Western Conference che  li precedono nella graduatoria. Si parte con Golden State e Denver in casa per poi proseguire con quattro trasferte: prima fermata Phoenix, doppio impegno a Minneapolis e chiusura a Salt Lake City, in casa dei Jazz.

Partite rimaste: 23

SoS: .458

28. Memphis Grizzlies

La stagione corrente è già ora per i Grizzlies la migliore dell’ultimo lustro basandosi sul semplice record. La soglia delle 50 e più vittorie manca dal 2014-15, ma i piani alti fanno venire l’acquolina in bocca e  il 2° posto di Golden State è a tiro. Completare il sorpasso non sarà semplice visto che le tre di testa procedono a un ritmo spedito fin da prima dello stop per l’All-Star Weekend. Morant e compagni ripartono da due trasferte: prima Chicago, poi Minneapolis.

Partite rimaste: 22

SoS: .470

27. Washington Wizards

Beal è rimasto nella capitale ma attorno il panorama è piuttosto diverso. Play-in alla portata, ma la classifica è cortissima. Back to back casa-trasferta rispettivamente contro San Antonio e Cleveland alla ripresa il prossimo weekend.

Partite rimaste: 24

SoS: .472

26. Atlanta Hawks 

Saliamo di un gradino nella nostra scalata e troviamo Atlanta, che precede proprio la sopracitata Washington con una vittoria di margine. Le due formazioni si sfideranno a inizio marzo, ma prima ci sono altre quattro gare da disputare in calendario per Trae Young e soci. Trasferta allo United Center di Chicago, poi impegno in casa contro Toronto, nuova uscita al Boston Garden e poi ancora Bulls, stavolta alla State Farm Arena.

Partite rimaste: 24

SoS: .483

25. Phoenix Suns

L’infortunio al pollice patito da Chris Paul costringerà presumibilmente i campioni in carica dell’Ovest a fare a meno della sua esperienza in cabina di regia per il resto della stagione regolare. La cavalcata riprenderà già venerdì con test ravvicinati: volo a Oklahoma City e poi New Orleans e Utah in casa. La sfida ai Jazz sarà l’NBA Sunday di questa settimana in primetime europeo (ore 21:30).

Partite rimaste: 24

SoS: .486

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