Da quando è arrivato in NBA, Andrew Wiggins è stato un’eterna speranza con un enorme potenziale non sfruttato. La tesi è stata confermata dopo la prestazione messa in archivio nella notte contro i Minnesota Timberwolves in cui l’ala, man of the match, ha chiuso con 35 punti a referto (14/19 al tiro, ndr), 4 rimbalzi e 2 recuperi. Per la felicità di coach Steve Kerr:
“Andrew è stato fantastico. È stato aggressivo fin dall’inizio della partita. Mi è piaciuta la sua energia. Ovviamente era molto carico di giocare contro la sua vecchia squadra. E avevamo bisogno di tutto quello che ci ha dato: i canestri, i suoi passaggi, i suoi tiri liberi, i suoi canestri da 3 punti. È stato meraviglioso stasera.”
Il tipo di prestazione che l’intera squadra californiana vorrebbe vedere più spesso da Wiggins, anche in relazione al suo potenziale. Stephen Curry, il quale ha chiuso con 25 punti in 34 minuti, si è detto soddisfatto dell’impatto del suo compagno di squadra:
“Sappiamo che Andrew è in grado di fare prestazioni di questo tipo. Ha presenza fisica e capacità per avere un tale impatto sul gioco in attacco e difesa. È stata ovviamente una performance molto efficiente quella di stasera. Ha visto facce familiari dall’altra parte. È qualcosa che gli ha dato ritmo. Ovviamente non puoi aspettarti una partita così perfetta ogni sera, ma le intenzioni, l’energia e l’aggressività dall’inizio alla fine erano giuste… ci piacerebbe vederlo più spesso in questa versione. Riesce a trasformarci in una squadra totalmente diversa da quello che siamo.”
Nel frattempo Golden State si ritrova sempre di più in cima alla classifica NBA con il record di 10-1. Solitari e con fiducia. Sempre in attesa di recuperare Klay Thompson. Nella prossima partita, gli Warriors dovranno affrontare Chicago, squadra decisamente ostica e che viene da due belle vittorie contro Brooklyn e Dallas. Non si tratterà, quindi, di una compagine qualunque.
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