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NBA, Chauncey Billups si presenta a Portland

Billups pronto alla nuova avventura. Tiene però banco il caso sulle presunte molestie e le acque sono agitate ancor prima di cominciare

Prime parole da nuovo allenatore dei Portland Trail Blazers per Chauncey Billups. È il 15º allenatore nella storia della franchigia. Ha firmato un quadriennale, con opzione sulla quinta stagione. Al suo fianco,  in conferenza stampa il President of Basketball Operations Neil Olshey.

Dopo un’estesa, approfondita ed equa ricerca – abbiamo cominciato con oltre 20 candidati, tutti talentuosi – siamo contenti di annunciare Chauncey Billups come nostro nuovo allenatore. Viviamo in un mondo dove l’annuncio non è stato propriamente nostro. Le notizie escono prima di quanto si pensi e desideri.”

Parole importanti anche per Becky Hammon, che si è contesa il ruolo in panchina proprio con l’ex Detroit Pistons:

“Abbiamo ovviamente una grande ammirazione per Becky. Ha fatto un lavoro eccellente,  arrivando allo stadio di colloquio con il proprietario, il che non è semplice. Ha scalato i gradini fino al gruppo dirigente. È un attestato di stima.”

Subito spente le polemiche per le presunte molestie imputate a Billups. Situazione di imbarazzo in sala per le molte risposte non date a quesiti puntuali sul tema:

“Abbiamo incaricato una nostra commissione per investigare sui fatti del 1997. Quel che ci risulta rafforza quanto dichiarato a noi dallo stesso Chauncey: nulla è avvenuto senza consenso.”

Categorico anche il commento sul presunto malessere di Damian Lillard:

Tutti i segnali indicano che Damian non vuole lasciare Portland. Vuole ritirarsi con la maglia dei Trail Blazers. Ha espresso questo desiderio agli azionisti. Io e lui parliamo costantemente. La sua felicità ruota attorno alle vittorie. La responsabilità ultima di costruire una squadra [all’altezza] ricade su di me e sul  mio staff.”

Ecco le dichiarazioni di Billups:

Non passa giorno in cui non pensi a come ogni decisione che prendiamo possa avere un impatto su qualcun altro. Da giovane ho imparato che ogni decisione ha una conseguenza. Ciò ha portato a discussioni a tratti dure ma salutari. Questo è il lavoro dei miei sogni, un grande regalo per mia figlia, che ha appena compiuto 15 anni ed è nata lo stesso giorno di mia madre. Le cose che ho appreso sono arrivate da allenatori per i quali ho giocato. Ho sempre dato conto ad allenatori che sono stati onesti con me. Mi sono comportato così nella mia carriera da giocatore. Staff? Al debutto in panchina è importante avere molta esperienza a portata di mano. Cerco collaboratori che sappiano entrare in sintonia e comunicare con i giocatori. Intendo impostare lo stile di gioco su una chiara identità difensiva. ”

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