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NBA e NBPA hanno trovato l’accordo sui protocolli per l’All-Star Game 2021

ESPN ha svelato i dettagli del protocollo cui dovranno attenersi i giocatori durante il periodo dell’All-Star Game

NBA NBPA (Associazione giocatori) hanno trovato un accordo per quanto riguarda l’All-Star Game 2021.  Il contenuto dell’accordo riguarda il protocollo di salute e sicurezza da applicare durante l’evento. La data e il luogo dell’All-Star Game sono invece già stati annunciati.  Si terrà ad Atlanta il 7 marzo.  Adrian Wojnarowski di ESPN ha riportato la notizia.

Secondo quanto si apprende, il protocollo prevede l’arrivo dei giocatori il sabato e la partenza la domenica sera, e nel frattempo la stretta osservanza dell’isolamento.  Inoltre, durante la pausa dal 5 al 10 marzo, i giocatori che non parteciperanno all’All-Star Game non potranno lasciare gli Stati Uniti.  Gli atleti saranno quotidianamente testati e dovranno far ritorno nella propria città entro il secondo giorno precedente alla prima partita della squadra dopo la pausa.  Le prime partite sono previste l’11 marzo.  La NBA annuncerà il calendario della seconda parte di stagione nelle prossime settimane.  

La NBA ha voluto vietare i viaggi internazionali poiché preoccupata dalle possibili restrizioni.  La lega teme che i giocatori possano trovare difficoltà nel rientrare a casa in tempo, a causa dei test e degli obblighi di quarantena dei vari Paesi e dei vari Stati Federali.  Saranno invece autorizzati i viaggi interni negli Stati Uniti, comprese le Hawaii, le Isole Vergini e Porto Rico.

 

I protocolli di salute e sicurezza saranno molto simili a quelli attualmente previsti per le partite.  I giocatori e gli staff arriveranno e se ne andranno con un volo privato.  Come già ricordato, Atlanta è la città sede di Turner Sports ragion per cui gli addetti ai lavori dell’emittente potranno prendere parte all’All-Star Game senza dover uscire dalla città, eliminando un problema logistico di primo piano.

Dopo le Finals e le Finali di Conference, l’All-Star Game è l’evento più remunerativo per la NBA.  Questo è stato sicuramente un fattore decisivo nel salvataggio dell’evento, dopo una prima cancellazione.  Giocatori e lega si dividono gli introiti al 50-50.  Secondo Wojnarowski, però, non è ancora chiaro se la NBA otterrà un guadagno effettivo dall’evento.  Attualmente non è infatti previsto un accordo televisivo specifico per l’All-Star Game.

 

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