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NBA, LeBron James commenta la vittoria in Gara 3 contro Houston

La stella gialloviola ha trascinato la squadra al sorpasso nella serie contro Houston

lebron james lakers

Nella notte i Los Angeles Lakers hanno vinto Gara 3 contro i Rockets segnando il sorpasso sui texani nella serie per 2-1. Il solito eroe di serata è stato LeBron James, autore di 36 punti che hanno permesso ai gialloviola di regolare gli avversari. Il numero 23, entrato nella storia come il giocatore con più vittorie ai Playoff NBA, nel post-partita ha quindi commentato il prestigioso traguardo e il vantaggio nella serie:

“È qualcosa che non avrei mai sognato. Non sono mai entrato in NBA da ragazzo dicendo ‘voglio essere il giocatore con più vittorie ai playoff’. Ho sempre detto che voglio far parte di una cultura vincente ed essere un giocatore vincente e fare tutto il necessario per aiutare i miei compagni di squadra a vincere, e questo è il risultato. Ma tutto questo non succede senza i miei compagni di squadra, il mio staff tecnico. Tutti dall’alto verso il basso – GM, proprietari, personal coach. Tutti hanno lasciato un segno perché tutto fa parte del processo e del successo. Quindi, sia che fossi stato a Cleveland o Miami e ora con i Lakers, ho fatto parte di tre grandi organizzazioni che mi hanno permesso di essere all’interno di qualcosa di storico.”

Nella notte, James ha anche registrato un nuovo record stoppando 4 tiri nel terzo quarto: si tratta della prima volta nella sua carriera con questo quantitativo di stoppate in un solo periodo. In tal modo, James ha superato Julius Erving al 12esimo posto, all’interno della classifica di migliori stoppatori in postseason.

Dopodiché LeBron si è concentrato sull’impatto dei veterani della squadra sull’intera organizzazione. Lui, 36 anni a dicembre, e Rondo, 34 anni, stanno giocando ad un livello superiore:

“Il motivo numero uno è che non sappiamo quante opportunità avremo ancora a questo livello. Seconda cosa, tendenzialmente la lega da più risalto ai giovani giocatori e i tifosi si allontanano dai veterani. È un processo naturale. Ed è per questo che c’è ancora un po’ d’orgoglio in quello che stiamo facendo. Terzo motivo: alcune persone sono nate per giocare nei momenti più delicati, altri no. Penso che quando sei pronto mentalmente e fisicamente per la postseason, non c’è nulla che ti può spaventare… e allora sei in grado di poter elevare il tuo gioco.”

 

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