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New York Knicks

Spike Lee sui Knicks: “Tornerò a vederli la prossima stagione”

Il famoso attore e regista non sembra aver digerito l’ennesima stagione pessima dei newyorkesi

Anche questo anno la stagione dei New York Knicks può definirsi fallimentare. La squadra di coach Miller siede al tredicesimo posto della Eastern Conference con 19 vittorie e ben 42 sconfitte. Coloro che hanno fatto peggio, al momento, sono gli Atlanta Hawks – con 19 vittorie ma 44 sconfitte – e i Cleveland Cavaliers – 17 successi e 44 partite perse. Dunque, i tifosi dovranno aspettare ancora un po’ prima di poter vedere la loro squadra lottare tra le grandi.

Per questa stagione il Madison Square Garden avrà un seggiolino vuoto in più. Magari verrà subito occupato, ma per adesso il padrone lo ha abbandonato. Stiamo parlando di Spike Lee, il famoso attore e regista afroamericano super fan dei newyorkesi. Troppe partite perse? Troppa malinconia nel veder giocare la sua squadra? O tanta rabbia? Il motivo è stato svelato dallo stesso Lee: ha avuto un alterco con una persona della sicurezza poiché il regista aveva sbagliato la porta d’accesso all’Arena, entrando in quella riservata agli impiegati anziché dall’ingresso VIP.

Spike è quindi stato più volte invitato dalla sicurezza ad uscire dal Madison per tornare ad accedervi dall’entrata giusta, ma Lee non ne ha voluto proprio sapere. Queste le sue parole a ESPN:

“Ho incrociato questa persona della sicurezza che mi ha detto ‘Mr. Lee, deve abbandonare il Madison Square Garden. Volevano che uscissi dall’entrata sulla 33esima strada (quella per i dipendenti dell’Arena) da dove ero entrato, per rientrare passando dalla 31esima strada (dove c’è la VIP Entrance)… quindi ho risposto che non me ne sarei andato. Mi sono messo le mani dietro la schiena e ho detto: ‘Arrestami come mio fratello Charles Oakley’.”

Sul web circola un piccolo estratto video sull’accaduto, in cui si sente Spike Lee alterato con la sicurezza

Un portavoce dei Knicks ha tentato subito di smorzare le polemiche, senza troppo successo, affermando che niente di quanto dichiarato da Lee fosse vero poiché egli avrebbe semplicemente sbagliato la porta d’entrata. La franchigia ha quindi risposto ufficialmente con un comunicato:

“L’idea che Spike Lee sia una vittima perché gli abbiamo ripetutamente chiesto di non utilizzare l’ingresso dei nostri dipendenti e invece di utilizzare l’entrata VIP dedicata – che peraltro viene utilizzata da ogni altra celebrità che entra nel Garden – è ridicola. È deludente che Spike crei questa falsa polemica per perpetuare il suo dramma. È il benvenuto quando vuole venire al Madison ogni qualvolta utilizzerà la VIP o la General Entrance, semplicemente non deve accedere all’Arena attraverso l’ingresso riservato ai nostri dipendenti, che è quello che lui e Jim hanno concordato ieri sera quando si sono stretti la mano.”

Spike ha quindi provato a chiarire anche la stretta di mano con Dolan, proprietario della franchigia:

“Dolan mi ha detto ‘Spike dobbiamo parlare’ e io ho replicato: ‘parlare di cosa? Mr Dolan, entro da quell’accesso da 28 anni, perché non sono stato avvisato via mail o con un messaggio o con una telefonata? Mi ha risposto dicendomi ‘Adesso lo sai’. Credo che tornerò al Madison Square Garden il prossimo anno, ne ho avuto abbastanza per questa stagione.”

Chissà se la prossima stagione vedremo nuovamente il regista al Madison Square Garden.

 

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