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Coronavirus in USA: la NBA detta le linee guida sui rapporti Giocatori-Tifosi

La Lega ha chiesto ai propri giocatori di limitare il contatto con i propri tifosi dopo i numerosi casi di coronavirus che coinvolgono gli States

Anthony davis lakers

L’NBA sta trattando con cura la crescente minaccia del coronavirus in USA. In seguito al raddoppio dei contagi negli Stati Uniti, la Lega ha preso posizione cercando di tranquillizzare l’intero ambiente sportivo ed i propri giocatori, diramando un comunicato con cui è stato annunciato che ogni azione verrà intrapresa nella sicurezza collettiva:

“La salute e la sicurezza dei nostri impiegati, delle squadre, dei giocatori e dei tifosi è la cosa più importante. Ci stiamo già coordinando con tutte le squadre, consultandoci con il Center of Disease Control and Prevention e con alcuni specialisti: continueremo a monitorare la situazione da vicino.”

Secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowki, famoso insider di ESPN, all’interno delle linee guida distribuite a tutte le franchigie ci sarebbe anche un paragrafo destinato a tutte le azioni raccomandate da evitare tra atleti e tifosi. Tra queste figura, ad esempio, la raccomandazione ai giocatori di salutare i tifosi con il pugnetto anziché battendo il cinque, ma anche di non accettare penne, palloni e maglie da autografare.

Il primo giocatore ad aver annunciato di voler limitare ogni contatto con i propri fan è stato CJ McCollum, stella dei Portland Trail Blazers, che negli scorsi giorni aveva twittato di sospendere temporaneamente la firma di autografi:

“Il Coronavirus è ufficialmente arrivato in Oregon, più specificamente a Lake Oswego. Fate in modo di lavarvi le mano col sapone per almeno 20 secondi e copritevi la bocca quando tossite. Prendo ufficialmente una pausa dalla firma degli autografi fino a nuova comunicazione”.

In seguito al comunicato della NBA, Kemba Walker & Jimmy Butler hanno subito dichiarato di voler continuare ad aver contatti con i propri tifosi e firmare autografi. Queste le parole di Kemba:

“Continuerò a firmare autografi, al massimo andrò in giro con il mio pennarello personale”.

Così come Jimmy Butler, stella degli Heat:

“Io non ci penso nemmeno al virus, continuerò a essere la persona che sono sempre stato, e sono certo che così faranno anche tutti gli altri”.

 

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