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NBA, Marcus Smart difende Boston: “Siamo stanchi di parlare di Irving”

Il playmaker dei Celtics è stufo delle domande dei giornalisti sul rapporto di Boston con Kyrie Irving

Dopo i messaggi in giro per la città di Boston verso Kyrie Irving e le conseguenti interviste post partita dei giornalisti ai giocatori dei Celtics, ci si poteva aspettare di tutto nella seconda partita in pochi giorni tra Boston-Brooklyn. La realtà dei fatti è che i Nets hanno avuto la meglio al Barclays Center durante il matineé di ieri, mentre nel post partita i giocatori ospiti hanno dovuto rispondere ancora una volta alle domande dei giornalisti presenti ovviamente incentrate su Irving.

Marcus Smart ci ha messo la faccia, commentando tutto quello che è successo ai microfoni di ESPN, a differenza di altri giocatori presenti nella locker room di Boston che invece si sono defilati di fronte all’insistenza dei giornalisti presenti. Queste le parole del play che ha sostanzialmente voluto spegnere ogni polemica sul rapporto con Irving, con cui peraltro si è abbracciato al centro del campo dopo la sconfitta della sua squadra:

“Non ci sono sentimenti di rivalsa su di lui. Non ho abbracciato Kyrie per andare in TV. Siamo solo due ragazzi che stanno lavorando come atleti professionisti per dare il meglio alle loro rispettive famiglie. Lui è un mio fratello, indipendentemente da quello che ha fatto. Lavora sempre sodo. Francamente sono davvero stanco di sentire voci e opinioni su Irving. Kyrie non è più con i Boston Celtics, e continuare a parlare di lui è uno schiaffo verso tutti i componenti di questa squadra che sono qui adesso mentre stanno lavorando duramente per competere al massimo ogni notte. Tuttavia, tutti, inclusi i tifosi di Boston, continuano a parlare di lui. Parliamo invece dei Boston Celtics!”

Anche Kemba Walker, chiamato a sostituire proprio l’attuale stella dei Brooklyn Nets, ha voluto dire la sua:

“È stato bello vederlo. Non lo vedevo da un po’ di tempo ovviamente. Gli ho solamente detto di tornare presto e lui mi ha chiesto se mi stava piacendo essere a Boston e di divertirmi. Mi ha chiesto se sono tornato nel Bronx, è stato proprio così, mi ha chiesto come sta la mia famiglia. Lui conosce anche la mia famiglia, io conosco suo padre. Siamo buoni amici. So che ci sono state alcune cose tra i tifosi di Boston e lui, ma spero che adesso sia tutto finito, dobbiamo andare avanti. È finita. Punto. Lui è qui a Brooklyn e io a Boston.”

Mentre Jayson Tatum è stato più sintetico:

“Ci parliamo spesso, ma non lo vedevo da questa estate, quindi è stato bello vederlo. I tifosi di Boston come reagiranno quando tornerà al TD Garden? Non lo so, i fan di Boston [sono] duri. Non abbiamo sentimenti duri nei suoi confronti. In realtà gli vogliamo ancora bene. Ma non so cosa faranno. Vedremo quando i Nets torneranno da noi al TD Garden.”

 

 

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