Infine, il giocatore in attività più anziano della NBA: Vince Carter. Nel corso della sua carriera, Vinsanity ha vinto il titolo di Rookie dell’anno, ha partecipato a 8 All-Star Game, è stato incluso in 2 All-NBA Team e, soprattutto, ci ha regalato una montagna di schiacciate spettacolari – abbiamo raccolto le migliori in questo articolo – come La Dunk de la Mort alle Olimpiadi del 2000, o quelle della gara delle schiacciate del 2000.
Eppure, prima o poi anche i colossi devono alzare bandiera bianca di fronte all’età che avanza. A gennaio compirà infatti 43 anni, e quella che è alle porte potrebbe essere l’ultima. Insieme a Dirk Nowitzki, Kevin Garnett e Robert Parish, detiene l’attuale record di maggiori stagioni giocate in NBA, ma dopo il recente rinnovo per un anno con Atlanta salirà a quota 22 in solitaria. Inoltre, è l’unico giocatore ancora in attività ad essere stato scelto a un Draft del precedente millennio.
In altre parole: quando Carter venne selezionato con la quinta scelta assoluta al Draft 1998, l’Euro non era ancora stato adottato da alcuna nazione europea, esistevano ancora i floppy disk e le musicassette; Google non era ancora stata fondata – niente YouTube, Spotify, Facebook, eccetera – e il sistema operativo Windows 98 venne reso disponibile al pubblico il giorno dopo il Draft.
Jayson Tatum e Lonzo Ball avevano solo qualche settimana di vita, al più qualche mese. Luka Doncic, Zion Williamson e Trae Young dovevano ancora nascere. Per renderci conto dell’unicità della situazione, ci basta pensare che nella stagione appena conclusa Carter ha fatto da chioccia allo stesso Young: Half man, Half Amazing.