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Eterno Vince Carter

Come Vince Carter ha rivoluzionato il modo di schiacciare a canestro, rivivendo le sue schiacciate più belle

Con la ripresa della NBA a 22 squadre, e con gli Atlanta Hawks fuori dalla corsa playoff, è ormai certo il ritiro di Vince Carter: lo scorso anno aveva annunciato che quella 2019-20 sarebbe stata l’ultima stagione della sua carriera.


Si tratta della fine di un’era: negli ultimi quattro anni abbiamo vissuto i ritiri di Kobe Bryant, Manu Ginobili e, più recentemente, di Dwyane Wade (a questo link un altro omaggio che abbiamo dedicato all’ormai ex Heat) e Dirk Nowitzki. Una cosa che forse ci fa sentire un po’ più vecchi di quanto non pensiamo di esserlo, poiché quando guardavamo giocare i nostri idoli quando eravamo più piccolini eravamo portati a pensare che avrebbero giocato ancora per lunghi anni: il momento del ritiro sembrava così lontano da non apparirci nemmeno reale. 

Eppure arriva per tutti e, in ogni caso, quella di Vince può essere considerata una carriera unica nel suo genere: è infatti l’unico giocatore della storia NBA ad aver giocato per ventidue stagioni, tra l’altro in quattro decadi diverse (anni ’90, 2000, ’10 e ’20). Per non farsi mancare niente, poi, Vinsanity è stato un All-Star per otto volte ed è stato incluso nel quintetto ideale della Lega per due anni. Inoltre, ha guidato i Toronto Raptors alla prima qualificazione nella loro storia ai playoff NBA nel 2000. Soprattutto, Vince Carter è entrato nel cuore di migliaia di tifosi che ne hanno ammirato le schiacciate, che altro non erano che vere e proprie acrobazie a canestro.

Proprio per questo, abbiamo voluto rendere omaggio alla carriera di Vince Carter rivivendo le sue schiacciate più belle. Dieci video che mostreranno come Carter fosse uno schiacciatore unico nel prime della sua carriera: esplosività, coordinazione e ordine nei movimenti, capacità di stare in aria per secondi che sembravano lunghissimi. Abbiamo preso in considerazione le sole schiacciate che Carter mise a segno prima di compiere 30 anni, età con la quale l’immaginario collettivo fa coincidere in un atleta professionista i primissimi segni di declino. Pronti? Cominciamo.

 

 

10. Schiacciata 360° a una mano contro i Cavaliers (1999)

Il 1999 fu un anno piuttosto difficile per l’NBA per via dell’NBA Lockout, che ritardò l’inizio della stagione 1998-99 fino a gennaio inoltrato, la cancellazione dell’All-Star Game di quell’anno e la riduzione del campionato a 50 partite stagionali.

Il 1999, però, viene anche ricordato come l’anno in cui la matricola Vince Carter si presenta al mondo come un atleta dai mezzi atletici mai visti prima. La dimostrazione più ovvia è la schiacciata a 360 gradi, messa a segno con una sola mano, in una partita di fine stagione contro i Cleveland Cavaliers.

Air Canada, involandosi in solitaria a canestro, riceve palla, avendo tutto il tempo di schiacciare come più preferisce: è forse fra il momento della ricezione e il primo appoggio che nella testa del giocatore dei Raptors si materializza l’idea di provare qualcosa che nessuno aveva mai tentato prima. Così Carter pianta i piedi a terra, inclinandoli verso destra per dare al proprio corpo la forza necessaria per girare il proprio corpo in volo, alzando la palla con un solo braccio, tenuto quasi ad angolo retto. L’esecuzione che ne esce è esteticamente perfetta, oltre che dallo straordinario impatto mediatico.

 

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