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NBA Crossover: intervista a Marco Belinelli

Nell’ambito dell’NBA Crossover, esposizione a tema NBA che si svolge annualmente nella città di Milano, abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchiere con Marco Belinelli, protagonista della mostra fotografica “Beli is Pop” organizzata da UBI Banca

L’appuntamento annuale con l’NBA Crossover ha regalato un’altra gioia a tutti gli appassionati della pallacanestro: Buddy Hield (a proposito, stay tuned) non è stato l’unico giocatore NBA ad essere presente all’evento.
UBI Banca, partner ufficiale dell’evento, ha infatti allestito una mostra fotografica dedicata al nostro Marco Belinelli, intitolata “Beli is Pop”.
A margine dell’evento il giocatore dei San Antonio Spurs e della Nazionale Italiana si è concesso ai media per qualche domanda.

 

1) Che differenza hai trovato tra gli Spurs che avevi lasciato e quelli che hai ritrovato in questa stagione?

Belinelli: “È una domanda che mi hanno fatto in tanti. Ho avuto la fortuna di giocare e vincere un titolo con Ginobili, Parker, Leonard e Green. Ho ritrovato uno spogliatoio completamente diverso, di quella squadra siamo rimasti solo io e Patty Mills. Avevamo giocato una pallacanestro incredibile, che ha fatto appassionare tante persone. San Antonio ha un’organizzazione fantastica, ho ritrovato tantissime persone con cui ero rimasto legato. Non essere riusciti ad avanzare nei Playoff è stato un po’ strano per la società di San Antonio, purtroppo quest’anno è stata una stagione altalenante ma comunque competitiva, visto che siamo una squadra nuova”

 

NBAReligion.com: “Sei stupito dall’impatto che ha avuto Leonard a Toronto? Te lo aspettavi?”

Belinelli: “Io ho giocato con Leonard nel 2014, ho conosciuto un vero professionista. Paziente, gran lavoratore. Con lui ci sono stato solo due anni, ma quest’anno ho visto un giocatore fortissimo. Lo metto nella top 3 della NBA in generale. Ha dimostrato di poter trascinare una squadra, non dico da solo perché comunque si gioca sempre in squadra, però è una parte molto importante di Toronto. Si sa creare benissimo il tiro da solo, come Michael Jordan e Kobe Bryant, è bellissimo vederlo giocare. Mi piace perché magari tante persone fuori dal campo lo prendono in giro, mi ricordo quell’intervista a Toronto dove diceva di essere un ‘ragazzo simpatico’, è comunque timido, non gli piace stare sotto i riflettori. Però alla fine in campo fa la differenza e proverà a far vincere il titolo a Toronto”

 

3) Reputi la tua ultima stagione la migliore della tua carriera? Come ti senti a livello fisico?

Belinelli: “È stata una stagione positiva, ho avuto un ruolo importante. Mi piacerebbe migliorare come giocatore. Spero di restare a San Antonio ma nel mondo NBA non si sa mai cosa può succedere. Mi sento bene fisicamente, ho già cominciato ad allenarmi, voglio arrivare pronto al Mondiale. Vorrei migliorare ed essere più completo”

 

4) L’ultimo Mondiale dell’Italia è quello in cui ti sei rivelato al mondo intero: cosa ti aspetti di ritrovare nel prossimo Mondiale di quell’esperienza?

Belinelli: “Mi fai sembrare vecchio (ride, ndr). Sono felice di questa qualificazione ai Mondiali. Ai tempi ero molto nervoso, ero molto giovane. Ero abituato a vedere i vari LeBron James e Chris Paul solo in TV. Penso che comunque il livello sia alto, sono contentissimo di tornare in Nazionale. Speriamo di fare qualcosa di importante per noi e per tutta l’Italia”

 

5) Giochi da tanti anni in America: quanto è cambiata la pallacanestro? Come hai vissuto questo cambio di stile di gioco?

Belinelli: “Ho notato maggiormente questo cambiamento 2 o 3 anni fa. Dal playmaker al pivot, tutti possono tirare da 3. È un gioco più veloce, magari con meno tecnica rispetto a quando sono arrivato in NBA. Adesso si può giocare anche con 5 esterni in campo. A me vanno bene entrambi gli stili, probabilmente quella di prima era una pallacanestro più vera”

 

6) Che effetto fa vedere le Finals senza LeBron?

Belinelli: “Io sono contento (ride, ndr). LeBron è un giocatore fortissimo, io avevo detto che i Lakers sarebbero arrivati ai Playoff. È brutto perché eravamo abituati a vederlo alle Finals, però penso che sia bello vedere dei cambiamenti, una finale NBA Leonard contro Durant, Toronto contro Golden State. Penso che comunque tornerà presto in finale”

 

7) Sembra che stia per arrivare una nuova era dopo la prossima free agency. Da giocatore hai anche tu questa sensazione?

Belinelli: “Sarà un’estate calda, la lista dei nomi è incredibile. Ma è già successo in passato: ci saranno dei cambiamenti, alcuni andranno in posti che nessuno pensava, ma è questo il bello. Ci sono tantissime voci, anche i Rockets che sembra abbiano messo in vendita Chris Paul. Tutti parlano di Kevin Durant. E’ una situazione comunque tranquilla, non penso che ci saranno cambiamenti enormi”

 

8) Secondo te è credibile che Toronto batta Golden State in finale? Hai una preferita visto che hai giocato in tutte e due le squadre?

Belinelli: “Sono contento per tutte e due. Si capiva fin dalla prima partita che Golden State sarebbe arrivata in finale. Toronto è un’incognita: non si sapeva come avrebbe giocato Leonard, le sue condizioni fisiche. Penso che comunque Golden State vincerà la serie, 4-2”

 

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