Dopo circa tre mesi di competizione, dov’è Bronny James? Il rookie più pubblicizzato di inizio stagione, ha una media NBA di 0.4 punti e solo tre minuti giocati nel 2025. Come previsto, è nella G-League che può giocare ed esprimersi al suo meglio: le sue statistiche sono già più interessanti con 14.7 punti, 4.2 rimbalzi e 3.9 assist di media. Tanto da rendere molto orgoglioso suo padre, ospite del podcast di Jason e Travis Kelce. Queste le parole del nativo di Akron:
“Per quanto riguarda i titoli, quella è una cosa a parte, ma poter giocare in questa Lega e poterlo fare al fianco di Bronny in questo momento, è uno dei risultati più grandi e probabilmente il risultato numero uno che abbia mai potuto ottenere. Me lo hanno detto in tanti, e non solo nello sport, ma anche nel mondo degli affari e in altri ambiti della vita, tutti mi dicono che lavorare con tuo figlio è la cosa più bella possibile”.
Poi, LeBron ha continuato in questa maniera:
“Cederlo ogni giorno allenarsi e cercare di diventare ciò che vuole diventare mentre sono seduto lì e lo guardo fare le cose che vuole fare e che sono in grado di assorbire tutto mi aiuta a ritrovare i minuti, le ore e gli anni che non ho avuto con lui perché giocavo molto, ero sempre in viaggio, facevo le mie cose… Poter riconquistare un po’ del tuo tempo adesso, è davvero speciale”.
E poi, non bisogna dimenticare che un anno fa Bronny si stava appena riprendendo da un infarto, e tornare al basket è già per lui una grande vittoria:
“Bronny non ha affatto bisogno di giocare a basket! Non è che abbia bisogno di soldi. Può fare quello che vuole. Ad esempio, se vuole diventare l’amministratore delegato della mia azienda, può esserlo. Inizierò a insegnargli come farlo, se vuole. Ma lui dice: “Questa è la mia carriera, i miei obiettivi e le mie aspirazioni, e voglio giocare a basket”. È qualcosa che mi piace. Adoro questo ragazzo. È fantastico.”
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