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NBA, Paolo Banchero: “Durant mi chiese la maglia durante una partita. Wemby? Sarà fortissimo”

L’italoamericano ha parlato della sua attuale esperienza agli Orlando Magic e della sua prima apparizione all’All-Star Game

paolo banchero

Paolo Banchero è stato intervistato in esclusiva pochi giorni fa da Taylor Rooks di Bleacher Report. I due hanno discusso delle aspirazioni di Paolo in NBA, della sua prima partita all’All-Star Game 2024, della sua recente vittoria contro i Detroit Pistons e molto altro, estendendo la chiacchierata anche alla NFL.

Parlando del suo ingresso nella lega, Banchero, trasudando fiducia come sempre, ha svelato di essersi sentito parte della élite della NBA. La sua convinzione è stata confermata durante un memorabile incontro con Kevin Durant – quando ancora vestiva la maglia di Brooklyn – il quale durante la partita aveva chiesto la maglia proprio dell’italoamericano. Una sorta di riconoscimento nei confronti di Banchero, ai tempi in lotta per il rookie of the year:

“Il momento in cui mi sono sentito nell’elite NBA? Penso la prima volta che ho realizzato almeno 20 punti per cinque gare di fila. E poi nel match contro Brooklyn a novembre o dicembre 2022 quando KD durante la partita mi chiese la maglia mentre ci stavamo marcando in campo. Ricordo la sensazione di essermi sentito parte di questa Lega proprio in quel momento. Se mi sento una star NBA? Credo di avvicinarmi ogni giorno sempre di più da quello status.”

Poi, sul secondo anno nella Lega, ha risposto in questa maniera:

“Durante la scorsa offseason, Westbrook mi aveva avvertito che dovevo lavorare il doppio perché ormai tutta la Lega mi conosceva. Effettivamente, le prime partite di questa stagione ha giocato in maniera terribile. In quel momento mi son detto però che dovevo rimanere tranquillo e che dovevo riuscire a tradurre tutto il lavoro fatto in palestra anche sui parquet NBA. Ho cambiato tante abitudini rispetto al primo anno in cui cercavo ancora di capire come gestire la vita fuori e dentro dal campo. E sono cambiate anche le aspettative che gli altri hanno su di me ora che sono al secondo anno. È stata dura, ma ho cambiato alcune cose: ora riposo di più e mangio oggettivamente meglio, ad esempio.”

Un consiglio che darebbe a Victor Wembanyama che sta affrontando il suo stesso percorso?

“Penso che – come è successo con me l’anno scorso – sarà il favorito per la vittoria del Rookie of The Year e che ora deve comprendere che deve raggiungere un nuovo livello. Son sicuro che non si accontenterà di essere eletto Rookie of The Year ma che nella sua testa si dirà che deve essere il miglior centro della Lega. Quindi, gli direi di concentrarsi subito verso il prossimo step di sviluppo, ma son sicuro che sa di poter arrivare ad un nuovo livello. Credo che sarà ancora più forte già a partire dal prossimo anno.”

 

 

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