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NBA, Joe Mazzulla: “Pep Guardiola è il più grande allenatore di tutti gli sport”

Appassionato di basket totale, in costante movimento e giocatori che trovano soluzioni da soli, Joe Mazzulla si ispira molto a Pep Guardiola, allenatore del Manchester City

guardiola mazzulla

Qualche giorno fa, durante la pausa dell’All-Star Game, Joe Mazzulla ha approfittato della situazione per seguire da vicino la partita tra Manchester City e Chelsea. Come Steve Kerr, che ha spesso fatto riferimento al tiki-taka del Barcellona ma anche alla gestione di Jurgen Klopp al Liverpool, Joe Mazzulla non nasconde di essersi ispirato molto a Pep Guardiola. I due coach, peraltro, si sono incontrati scambiandosi le rispettive “maglie”. Queste le parole del coach dei Boston Celtics a riguardo:

“Per me questa è l’essenza del basket e del contropiede nel calcio. Studio molto il Manchester City. Studio molto Pep. È il miglior allenatore, indipendentemente dal livello, e in tutti gli sport. Ha avuto un’enorme influenza su di me.”

Per Joe Mazzulla, come per Pep Guardiola, bisogna lasciare che i giocatori improvvisino in campo. Il tutto puntando sulla versatilità degli stessi, capaci di attaccare, così come di difendere. Il miglior attacco è la difesa. E viceversa:

“Tutti cercano di dividere il basket in attacco e difesa, ma è lo stesso sport. Se il tuo arretramento difensivo è pari a zero, tutti parleranno solo di difesa. Ma ciò che conta è la spaziatura, il processo decisionale e la scelta del tiro, che in qualche maniera definiscono la difesa in transizione. Penso che la differenza tra basket e calcio sia la velocità delle transizioni. Puoi essere in attacco e due secondi dopo puoi essere in difesa. Il gioco è quindi in continua evoluzione.”

Questo è ciò che ha spinto Joe Mazzulla a creare un esercizio molto particolare: una situazione di cinque contro cinque in cui le due squadre sono in campo senza palla, poi l’allenatore, senza preavviso, dà la palla a un giocatore, e le due formazioni si scontrano. L’obiettivo ? Riadattare il cervello per anticipare la transizione.

Per l’allenatore dei Celtics i due sport si assomigliano nella capacità di cercare spazi. Il tutto facendo affidamento sulle qualità individuali dei giocatori:

“Quando guardo il calcio e il basket, per me, è un po’ lo stesso sport dal punto di vista tattico: come si creano i vantaggi? Come creare situazioni due contro uno? Come riconoscere i punti deboli della difesa e come sfruttare gli angoli?”

 

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