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Storie NBA, Jerry Lucas: dal vocabolario parallelo alla mnemotecnica

Dai successi sportivi alle proposte culturali, fedele al principio di alterità incondizionata

Nome e Cognome: Jerry Lucas

Palmares: Campione NCAA e Campione Olimpico 1960, Campione NBA con i New York Knicks nel 1973, sette volte All-Star, cinque volte All-NBA.

Segni particolari: rimbalzista formidabile e…genio.

Jerry Lucas ha sconvolto con la sua originalità intellettuale chiunque abbia avuto il privilegio di gravitargli intorno, dal mondo dello sport a quello della cultura. Neppure Phil Jackson, suo compagno ai tempi dei Knicks e uomo di rara perspicacia, si capacitava della sua (a tratti straniante) acutezza.

Come testimoniato da John Havlicek, compagno di stanza di Jerry ai tempi di Ohio State University, Lucas è sempre stato orgoglioso della propria unicità. Non a caso, egli era solito liquidare con sdegno tutte le accuse di bizzarria che gli venivano rivolte, inamovibile nel proteggere la sua incondizionata tensione verso l’alterità, senza dover render conto a nessuno. Era ed è tuttora un ossessivo dell’esercizio inconsueto: un eccentrico sì, ma dalla personalità dannatamente intrigante.

Sconfinando ben oltre la finezza tecnica e la capacità di posizionamento a rimbalzo, Lucas è diventato un personaggio di culto anche e soprattutto per le iniziative originali sviluppate lontano dal parquet. Una su tutte, la proposta (convenzionalmente respinta da qualsiasi autorità accademica competente) di fondare un vocabolario parallelo a quello canonico riscrivendo ciascuna parola esistente secondo l’ordine alfabetico delle singole lettere che la compongono. Fino a quando, pur consapevole di inimicarsi a priori lo spogliatoio, Lucas si limitava a trasformare “basket” in “abekst“, il cortocircuito lessicale poteva avere anche una minima pretesa di rasentare il ludico; viceversa, ogni volta che iniziava seriamente un discorso pronunciando in successione ogni benedetta parola secondo questa disturbante riformulazione, rischiava immancabilmente il linciaggio per mano dei compagni.

Lucas andò orgogliosamente anche oltre.

Un giorno, dopo aver preteso il massimo silenzio in palestra, Jerry iniziò a recitare a memoria il contenuto del mastodontico documento che riportava per intero il censimento della popolazione newyorkese. Risultato? Fu zittito presumibilmente intorno al quindicesimo nome in modo tutto tranne che diplomatico da un vicino ormai asfissiato. Lucas coltivò i propri studi di mnemotecnica leggendo i grandi classici della disciplina (da Cicerone a Matteo Ricci) e diede prova della sua spaventosa abilità perfino in diretta televisiva. Essendo stato presentato agli spettatori del Tonight Show (per la verità in maniera piuttosto ridicolizzante) come “Doctor Memory“, decise per ripicca di interrompere l’intervista, iniziando a chiamare per nome in un istante di totale delirio d’improvvisazione una trentina di presenti in studio, con i quali aveva scambiato (forse) appena un paio di battute prima della trasmissione. BRILLIANCE.

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