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NBA, Tim Connelly e i Timberwolves dopo l’arrivo di Rudy Gobert: “Ci aspettavamo di essere più avanti”

L’ex Nuggets non fa prigionieri

rudy gobert

Quando un nuovo dirigente NBA si presenta sul mercato scommettendo pesantemente su un giocatore, come fatto da Tim Connelly in occasione della trade che ha portato Rudy Gobert a Minneapolis, l’assenza di risultati nell’immediato genera sempre qualche muso lungo di troppo. A un quarto di stagione trascorso, i Timberwolves occupano sì l’11° posto in classifica, ma si trovano soltanto a una partita e mezza di distanza dai Jazz sesti, ultima squadra ad oggi qualificata per i Playoff.

 

Il punto del President of Basketball Operations in un pezzo a firma di John Krawczinsky su The Athletic:

“In alcuni frangenti sembrava andare tutto alla grande, in altri meno. Me l’aveste chiesto due mesi fa, a inizio stagione, ci saremmo aspettati di essere un po’ più avanti nella curva di apprendimento. Certo non pensavamo che avrebbe funzionato tutto da subito , avevamo messo in conto dolori della crescita. Non nascondiamo la testa sotto la sabbia facendo finta che sia tutto perfetto. […] Su un calendario di 82 non potrà sempre essere la partita al massimo livello, ma ciò che non può mancare è la massima intensità. In un paio di occasioni un errore ne ha generati altri, dopodiché abbiamo chinato il capo. È questo che trovo sorprendente, deludente e ad essere onesto inaccettabile .” 

 

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