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NBA, Spoelstra non perde fiducia: “Percentuali Heat? Voglio approccio da pistoleri”

Si torna ora in Florida per Gara 5

Miami Heat

Doc Rivers ed Erik Spoelstra concordi al termine di Gara 4: la partita è stata confusa. Per i Sixers, usciti vincitori, il segnale più importante è aver evitato momenti di frustrazione. Lato Heat, le indicazioni migliori arrivano dalla difesa nel finale, nonostante il risultato racconti di una sconfitta.

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Il punto di Erik Spoelstra in conferenza stampa:

“In Gara 3 il nostro gioco offensivo era stato davvero piatto, stanotte abbiamo preso alcuni buoni tiri ma li abbiamo sbagliati. Questo fa parte dei Playoff, ciò detto abbiamo avuto la chance di strappare una vittoria “brutta”, abbiamo bussato alla loro porta, ci siamo andati vicini. Negli ultimi 5’ hanno avuto forse una manciata di possessi giunti  fino alla fine del cronometro dell’azione e sono riusciti a segnare tiri importanti. Difendevamo per 24, 23, 22 secondi e poi arrivava il canestro. C’è stata l’opportunità di una partita possesso per possesso nel finale. […] Avremmo avuto bisogno di tre difese su quelle situazioni.

La questione del tiro da tre è un cruccio. Il coach la affronta con leggerezza e guarda al piano partita nel complesso, attacco e difesa:

Abbiamo preso buoni tiri aperti, ci sono ottimi specialisti in squadra. Sembra si sia rovesciato tutto: Philly diceva la stessa cosa nelle due sfide a Miami, ora noi siamo qui [a ripeterlo]. Nonostante tutto, vorrei vedere la palla in aria, vedere più triple ancora. […]  Il margine d’errore è minimo per entrambe le parti. Embiid non è il giocatore più facile da limitare in termini di ricezioni, bisogna lavorare su vari aspetti. Loro hanno avuto contributo da diversi giocatori.

 

Il faro di Miami è sempre Jimmy Butler:

“Agonista di primissimo livello, élite. Sa di cosa ha bisogno la squadra, noi stavamo imbarcando acqua, gli avversari stavano provando a scappare. Sapeva di dover essere più presente. Rappresentava la nostra miglior opzione offensiva per riuscire ad attaccare il pitturato e generare buone soluzioni.”

Analisi prima di Gara 5, tra meno di 48 ore:

“Non voglio arrivare a conclusioni ora, specialmente a 20’ dalla fine della partita. A caldo, con l’adrenalina, è più facile dare uno sguardo al tabellino e dire ‘Oh, abbiamo tirato con quella percentuale da tre.” Voglio distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. Abbiamo un sacco di giocatori che quando vedono entrare un paio di tiri continuano a sommare canestri, diventano quattro, cinque, sei così  [schiocco di dita  ndr.] Voglio pistoleri pronti a colpire.”

 

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