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NBA, LeBron James sulla stagione Lakers: “Non è stata un fallimento”

Il nativo di Akron non vuole abbandonare la nave e rilancia…

lebron james

I Los Angeles Lakers sono ufficialmente in vacanza, cosa impensabile prima dell’inizio della stagione dopo un mercato NBA che sembra aver aggiunto il giusto talento al roster. La realtà dei fatti, però, ha evidenziato gravi difficoltà da parte dei californiani nel costruire una chimica di squadra sufficiente quantomeno a terminare tra le prime 10 ad Ovest.

Detto questo, per LeBron James – autore di una grande annata a livello individuale con 30.3 punti di media – la stagione appena conclusa “non è un fallimento”. Queste le parole del Re:

“Vincere è tutto per me: ho giocato al livello a cui ho giocato, ma non è stato abbastanza. Ho avuto tanta frustrazione nel corso della stagione perché non capivamo come migliorare la squadra, perché ogni volta che riuscivamo a fare un passo avanti ne facevamo poi tre indietro. Ne abbiamo passate tante, dagli infortuni al Covid, che non ci hanno permesso di capire quello che potevamo essere con la squadra al completo. Abbiamo usato 41 quintetti titolari diversi, praticamente uno ogni due partite: impossibile capirci qualcosa così”.

Sui possibili cambiamenti a roster

Non nasconde che sta già iniziando a pensare ai tanti cambiamenti che sono previsti durante la prossima offseason. Prima di tutto quello del coach, con Frank Vogel gentilmente accompagnato all’uscita dai Lakers:

“È nella natura umana pensare al roster, a come potrebbe essere, pensare a un roster che potrebbe permetterci di vincere più partite. Questa è la cosa più importante, è il nostro lavoro. Ho iniziato a pensarci un po’, ma ovviamente non dipende solo da me. Quel che è certo è che vogliamo essere migliori.”

LeBron su Westbrook

“C’è una cosa che amo di Russ, che amerò sempre, ed è lo spirito competitivo che mostra ogni sera. Siamo in una lega in cui ci sono molti infortuni e molte cose accadono, e avere un ragazzo affidabile come Russ che è sempre a disposizione ogni notte è qualcosa che rispetto. Non sono qui a prendere decisioni per il front office e cose del genere. Ma mi piaceva essere il compagno di squadra di Russ. […] Non è una mia decisione dire chi dovrebbe essere riportato indietro o meno. […] Il front office farà tutto il necessario per migliorare la squadra. È mio compito fare in modo che all’inizio del ritiro sia pronto, pronto a guidare questa squadra in campo, indipendentemente dai giocatori.”

Sulla prossima stagione

Quel che è certo è che il Re ha un solo desiderio:

“Sono venuto qui per vincere un titolo, ma voglio vincere di più. Ho realizzato ciò che volevo realizzare, ma ho ancora fame, voglio di più. Voglio anche cambiare la narrativa secondo cui questa franchigia può competere ancora una volta ai massimi livelli.”

 

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