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Risultati NBA, Warriors forza 10 grazie all’ex Wiggins, non basta lo show di Edwards; Lakers ancora ok all’OT

13 partite nella notte NBA. Vittorie al fotofinish per Lakers e Nuggets, decimo sigillo Warriors. Successi anche per Bucks e Bulls e Celtics

nba risultati

(7-4) Dallas Mavericks 107-117 Chicago Bulls  (8-3)

I Chicago Bulls danno seguito alla vittoria convincente contro Brooklyn battendo anche Dallas. Alla squadra di coach Donovan sono sufficienti due sprint nei quarti centrali per garantirsi un cuscino di sicurezza. I sette punti di margine all’intervallo diventano infatti 15 alla fine del terzo quarto. Un vantaggio da ritoccare, semmai. fino al +18, senza dubbio gestibile. Chicago chiude la gara oltre il 50% al tiro di squadra ed è guidata dai 23 punti (8-12 al tiro) di Zach LaVine. Seguono i 21 punti, sei rimbalzi e sei assist di Lonzo Ball, i 17 punti, sette rimbalzi e sei assist di DeRozan e la doppia doppia di Nikola Vucevic (18 punti e 10 rimbalzi). 16 punti, con un solo errore al tiro, per Alex Caruso. I 65 punti combinati del trio Mavs Hardaway Jr.-Porzingis-Doncic non bastano ai texani per restare in partita. Lo sloveno chiude con 6-18 al tiro, a due soli rimbalzi da una nuova tripla doppia.

Highlights

(2-8) Detroit Pistons 112-104 Houston Rockets (1-10)

Il primo faccia a faccia in regular season tra le due top pick dell’ultimo Draft NBA mette un po’ di pepe alla sfida tra Rockets e Pistons altrimenti povera di spunti. Prima di stanotte, in combinato, le due squadre avevano infatti raccolto appena due vittorie su 17 partite disputate. Parte forte Detroit, che sale 11-2 dopo poco pià di tre minuti di gioco salvo poi vedersi restituito il favore in altrettanti giri di orologio. Dopo lo scambio di parziali in avvio, Detroit chiude il quarto d’apertura avanti (23-21). Toccato anche il +8 nel corso del 2° quarto, Houston ha un punto di margine all’intervallo (49-50). Un possesso pieno tra le squadre anche dopo 36′, ma ad essere avanti stavolta è ancora Detroit (82-79). I Pistons strappano sul +8 grazie alla tripla di Kelly Olynik e, nonostante i tentativi di Houston, che tornerà anche a -2 (104-106), non perderanno mai la testa nel punteggio. Il canestro in penetrazione di Cade Cunningham spegne le ultime velleità di Houston riportando gli ospiti a +4. Il sigillo sul 112-104 finale lo mette Saddiq Bey proprio su assist della prima scelta assoluta. Cunnigham chiude a 20 punti con quattro triple a bersaglio. Il migliore di serata per Detroit è uno scintillante Jerami Grant da 35 punti. Dall’altra parte 23 punti per Jalen Green nel confronto diretto tra i rookie. 20 punti e nove rimbalzi per Christian Wood, 18 punti, cinque rimbalzi e cinque assist per Kevin Porter Jr.

(6-7) Charlotte Hornets 118-108 Memphis Grizzlies (6-5)

Charlotte mette fine a una striscia di cinque sconfitte consecutive andando a vincere a al Fedex Forum. Non basta ai padroni di casa l’effervescente Ja Morant, che firma 19 dei suoi 32 punti di serata nel solo 1° quarto. I Grizzlies comandano dopo 12′ con due soli punti di margine (34-36). Memphis sembra perdere le redini dell’incontro nel secondo periodo, complice un parziale complessivo di 26-16 in favore degli ospiti (60-52 all’intervallo). La squadra di coach Jenkins risponde però con un 18-2 in avvio di terzo quarto ribaltando momentaneamente la situazione di punteggio. Charlotte fa capolino a 90″ dalla fine della terza frazione con il canestro di Bridges per il +1 Hornets, che diventa +3 prima dei 12′ finali. Il 3-3 di Kelly Oubre Jr. dalla lunetta a 5′ poco più dalla sirena garantisce agli Hornets 10 punti di vantaggio da mantenere sino all’effettivo 118-108 a fine match. 37 punti per il predetto Kelly Oubre, che aggiorna un paio di record personali (season high punti e massimo in carriera per triple segnate) e di franchigia. L’ex Warriors è infatti diventato il miglior marcatore nella storia Hornets per punti in gara singola in uscita dalla panchina. 25 punti per Gordon Hayward, senza errori ai liberi (11-11); tripla doppia solo sfiorata da Lonzo Ball – 11 punti, nove rimbalzi, otto assist. Detto di Morant, che alla produzione offensiva aggiunge sette rimbalzi e otto assist, da segnalare per Memphis  i 19 punti di Jaren Jackson Jr. e i 20 punti del rientrante Dillion Brooks.

(4-6) Oklahoma City Thunder 108-100 New Orleans Pelicans (1-11)

Continua il calvario a New Orleans. Priva di Zion Williamson e  anche di Brandon Ingram, da diverse partite, NOLA non dà segnali di reazione e raccoglie l’ottava sconfitta consecutiva. Dice molto l’8-0 iniziale in favore di OKC, ma ancor più eloquente per ciò che ne consegue è il 15-0 innescato da due appoggi vincenti del rookie Thunder Josh Giddey durante il 2° quarto. Nervi scoperti e tensione alle stelle per i Pelicans, che devono rinunciare prima dell’intervallo anche a Josh Hart, espulso per secondo tecnico dopo le proteste per la chiamata arbitrale. Dopo 24′ OKC conduce sul +8 (56-48). Nel terzo quarto il divario si fa più ampio fino a raggiungere il +21 sul 96-75 a poco meno di otto minuti dal termine del match. Nickeil Alexander-Walker suona la campana per i suoi siglando 22 dei 33 punti di serata nel 4° quarto, ma i Pelicans non arriveranno mai entro i cinque punti. Luguentz Dort chiude con 27 punti, seguito dai 24 di Shai Gilgeous-Alexander. Sette punti ma soprattutto nove rimbalzi e 12 assist per la matricola Giddey. Per i Pelicans si affianca ad Alexander-Walker  tra i meritevoli di menzione Jonas Valanciunas: il centro lituano chiude con 25 punti e 15 rimbalzi.

(5-7) Sacramento Kings 117-136 San Antonio Spurs (4-7)

I San Antonio Spurs tornano al successo sul parquet di casa dopo il season opener vittorioso contro Orlando e lo fanno nel miglior modo possibile. Wire-to-wire, mai in svantaggio nel corso della gara. La partita si indirizza sui binari favoriti già nel primo quarto, dove gli Spurs fanno segnare il loro massimo stagionale alla voce punti in un quarto d’apertura (20-34). Altro season high riguarda le triple a bersaglio nel match: saranno 18 di squadra per San Antonio. La squadra di coach Popovich può gestire, stavolta senza grossi grattacapi, il vantaggio acquisito nei primi 12′. Stante la serata di grazia per % al tiro (53.3), non devono sorprendere i 136 punti a tabellone, dato che gli Spurs mandano ben sette giocatori in doppia cifra. 26 con sei rimbalzi e sette assist per Dejounte Murray, 18 per Drew Eubanks, 17 per McDermott e Thaddeus Young; 15 a testa per Bryn Forbes, Lonnie Walker IV e Devin Vassell. Per Sacramento in luce il solo Fox (37 punti e sei assist, 14-24 al tiro). I Kings inanellano la terza sconfitta consecutiva, la  quinta nelle ultime sette uscite.

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