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NBA Season Preview: Southeast Division

Manca poco all’inizio della stagione NBA 2021-22 e continuano le nostre preview: oggi è la volta della Southeast Division

La Southeast Division sembra avere in serbo non poche sorprese per la stagione 2021-22. Squadra come gli Atlanta Hawks sono chiamati alla riconferma, dopo una stagione da NBA League Pass alert che li ha portati a due sole partite dalle NBA Finals. I Charlotte Hornets sembrano sulla buona strada per tornare ai Playoff, ritrovando Gordon Hayward e un LaMelo Ball vincitore del premio di Rookie of the Year.

Insomma, con i Miami Heat che sembrano essersi potenziati con l’arrivo di Kyle Lowry, le premesse per una Southeast Division movimentata sono più che buone. Diamo allora un’occhiata a cosa ci aspettiamo da queste cinque squadre con la nostra preview dedicata.

 

Orlando Magic

 

Orlando avrà un solo obiettivo per la stagione 2021-22, e nemmeno troppo celato: il tanking.

Dopo aver centrato l’obiettivo Playoff nella bolla Disneyland nel 2020, la scorsa stagione doveva rappresentare un fondamentale passo in avanti. Invece, l’annata 2020-21 ha segnato l’inizio di un periodo di transizione per gli Orlando Magic, terminando la regular season con un burrascoso 21-51.

La squadra ha infatti manifestato fin da subito la volontà di voler ricominciare da capo. Aaron Gordon è stato mandato ai Denver Nuggets, Evan Furnier ai Boston Celtics (e ora ai New York Knicks), e Nikola Vucevic ai Chicago Bulls. Decisioni tutto sommato condivisibili, dopo la rottura del crociato sia a Jonathan Isaac che a Markelle Fultz.

Il risultato, come accennato poco sopra, è stata una stagione magra di vittorie, e ora il roster è un mix di giovani da sviluppare, giocatori mai del tutto esplosi e alcuni veterani per colmare le lacune in fatto di esperienza. Insomma, il futuro è tutto da scoprire ad Orlando.

Se non altro, il Draft ha portato un giocatore dal talento puro: Jalen Suggs. Scelto con la quarta chiamata assoluta, l’ex Gonzaga ha messo in mostra un bagaglio tecnico davvero notevole. Oltre 14.4 punti di media, 5.3 rimbalzi e 4.6 assist a serata fanno di Suggs un giocatore completo nel ruolo di guardia. Inoltre, al college è stata lodata la sua mentalità e la sua applicazione difensiva: tutti elementi che fanno della stellina di Orlando un potenziale All-Star negli anni a venire (leggi l’analisi completa su di lui che abbiamo scritto a questo link).

 

I Magic hanno poi selezionato Franz Wagner con l’ottava scelta assoluta al Draft. Wagner ha un grande QI cestistico, oltre che ottime capacità di catch and shoot. La sua presa acquisisce senso nel momento in cui riuscirà a migliorare il suo tiro da fuori (poco meglio del 34% da tre lo scorso anno al college), in un roster già non affollato di tiratori – nessuno degli elementi ha tirato da tre con più del 35% di realizzazione.

Dalla free agency è poi arrivato Robin Lopez, lungo di esperienza firmato a 5 milioni di dollari per un anno. Buon giocatore di rotazione, Lopez avrà anche il compito di fare da chioccia ai tanti giovani presenti in squadra, soprattutto quelli che non sono ancora sbocciati come ci si aspettava, Mo Bamba e Wendell Carter Jr.: entrambi sono all’ultimo anno di contratto e ci si aspetta la loro consacrazione. Infine, come rinforzi sono stati presi anche Moe Wagner, fratello di Franz, ed E’Twaun Moore, che daranno fiato ai vari Jonathan Isaac, RJ Hampton e Markelle Fultz.

 

I Magic sembrano aver puntato molto su Fultz, che ha mostrato solamente a tratti il giocatore che era quando venne selezionato con la prima scelta assoluta al Draft 2017. Ci si chiede se tornerà mai quel giocatore, ma se libero dagli infortuni potrà dare continuità al suo gioco e ritagliarsi il suo spazio. Discorso diverso invece per Jonathan Isaac: dal suo ingresso nella lega, da sesta scelta assoluta allo stesso Draft di Fultz, l’ala è cresciuta lentamente ma con costanza, venendo fermato sul più bello dalla rottura del legamento crociato anteriore la scorsa settimana. Dovrebbe tornare a stagione già avviata per riprendere da dove aveva lasciato.

In definitiva, cosa aspettarsi dai Magic in questa stagione? In poche, dure parole: niente. I Magic hanno fatto fatica ad allestire una squadra da titolo dai tempi di Dwight Howard, e quest’anno è stato avviato l’ennesimo processo per ricostruire. Questa volta, intorno a giovani davvero molto promettenti come Jalen Suggs e Franz Wagner, che si aggiungono a Jonathan Isaac, RJ Hampton e altri giovani di belle speranze che non sono ancora riusciti ad affermarsi.

Ce li aspettiamo dunque in fondo alla Southeast Division e tra il tredicesimo e quindiciesimo seed a Est: Orlando non è ancora in grado di tornare ai Playoff, ma almeno hanno qualcosa di tangibile da cui ripartire. Chissà che l’anno prossimo non riescano a mettere le mani su un’altra scelta in Top-5 al Draft: in tal caso, tra qualche anno potrebbero davvero divertirsi in Florida.

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