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NBA, CJ McCollum: “Chiamare Booker ‘il prossimo Kobe’ è prematuro”

La guardia di Portland non ha tutti i torti

La stampa americana non è seconda a nessuno nel creare storie ed enfatizzare le prestazioni dei propri atleti, soprattutto quando essi dimostrano di avere un talento cristallino come quello di Devin Booker. Tuttavia, capita molto spesso che i giornalisti esagerino con aneddoti e paragoni, soprattutto quando essi riguardano leggende del calibro di Kobe Bryant.

Stephen A. Smith (e altri giornalisti americani) non si sono infatti posti troppi problemi nel definire DBookil nuovo Kobe Bryant“, mettendo a confronto le incredibili doti realizzative e la mentalità vincente delle due guardie; appare però evidente come Booker (alla prima apparizione Playoff) abbia ancora molto da fare per raggiungere i livelli della leggenda dei Lakers.

Proprio per questo motivo anche CJ McCollum, guardia dei Portland Trail Blazers, ha voluto dire la sua sulla questione nel podcast Pull Up, sottolineando la necessità di maturazione di Booker per poter essere citato a fianco di uno sportivo del calibro di Kobe. Queste le parole di McCollum:

Sono un grande fan di Devin, ma chiamare Booker ‘il prossimo Kobe’ è prematuro. Penso che sia necessario permettergli di essere se stesso perché è speciale a modo suo e compararlo a Kobe è semplicemente ingiusto per lui.

Penso che ci siano diverse somiglianze a livello di playstyle: la facilità di gioco, la dedizione a migliorare, la capacità di segnare da ogni parte del campo ed il fatto che [Booker] abbia la stessa tenacia ed etica lavorativa di Kobe.

[…] [Booker] era una superstar prima dei Playoff di quest’anno. Ho visto quanto ha lavorato e la transizione che sta compiendo, l’ho marcato e ho visto quanto sia facile per lui giocare. Sta dimostrando di avere una mentalità da assassino. È un killer silenzioso.

[…] Non voglio considerarlo ‘il prossimo Kobe’ perché penso che stia creando il suo stile di gioco personale usando alcune della cose che ha imparato da lui.

Non essere d’accordo con la guardia dei Blazers è difficile: anche se Booker merita tutto il rispetto possibile, il paragone con uno dei migliori giocatori di sempre è ancora troppo azzardato.

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