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Playoff NBA: Mann si traveste da Kawhi e porta i Clippers in finale, Hawks e Sixers vanno a Gara-7

Il career-high da 39 punti del numero 14 consente ai losangelini di staccare il pass per l’ultimo atto della Western Conference sancendo così l’eliminazione dei Jazz ex primi della classe. Discorso opposto, invece, in quel di Atlanta, dove grazie a una preziosissima vittoria esterna i ragazzi di Doc Rivers rimandano ogni discorso qualificazione a domenica notte

Philadelphia 76ers 104 – 99 Atlanta Hawks [Serie in parità sul 3-3]

Nonostante un avvio di gara decisamente più incoraggiante del solito, per gli Hawks non c’è stato niente da fare in questo primo match point della serie, con i ragazzi di coach McMillan che, pur tra le mura amiche della State Farm Arena non riescono a imporsi sui Sixers rimandando ogni discorso qualificazione alla decisiva Gara-7 di domenica notte.

Come già anticipato, a differenza delle ultime uscite, Atlanta entra bene in partita presentandosi con un buon parziale di 22-29 al termine del primo quarto, pur concedendo a Embiid e soci di rosicchiare tre punticini prima del break di metà gara (47-51).

Una volta rientrati sul parquet, il match – fin qui piuttosto equilibrato – inizia a prendere una piega nettamente favorevole agli ospiti, che aggiustano la mira dalla lunga distanza e danno vita a una pioggia di triple che porta ben presto a un parziale di 14-0 con relativa doppia cifra di vantaggio.

Atlanta imbarca acqua, ma alla fine del terzo periodo riesce quantomeno a limitare i danni ricucendo sull’80-76. C’è ancora tempo per la classica rimonta firmata Young e compagni, ma questa volta il copione sembra voler seguire una strada diversa: la schiacciata di Danilo Gallinari – 16 punti in 23 minuti per lui – riporta i suoi sul -3, ma i Sixers si dimostrano infallibili in occasione dei sei liberi successivi mettendo di fatto in cassaforte un preziosissimo successo esterno.

Tra le fila degli ospiti spiccano i 24 punti a testa messi a referto da Tobias Harris e Seth Curry, con Joel Embiid che a sua volta si fa apprezzare con la doppia doppia da 22 punti e 13 rimbalzi. 34 punti e 12 rimbalzi per Trae Young, che stavolta però non bastano a mettere la firma sul successo dei suoi. Appuntamento ora tra due giorni, per una Gara-7 che promette scintille.

Utah Jazz 119 – 131 Los Angeles Clippers [Serie conclusa sul 4-2 per Los Angeles]

Missione compiuta per la squadra di Ty Lue, che nonostante l’assenza del giocatore più rappresentativo riesce a chiudere i conti sul parquet dello Staples Center staccando così il pass per le finali di Conference senza passare da Gara-7, a differenza di quanto avvenuto nella serie contro Dallas.

L’avvio di gara si dimostra quanto più equilibrato possibile con dodici avvicendamenti in testa al match e Utah che riesce a chiudere il primo quarto avanti di due lunghezze (33-31). Nel secondo periodo, però, la musica cambia improvvisamente: nonostante l’entusiasmo dei 17.000 sugli spalti, sono i Jazz a prendere coraggio e a piazzare la zampata vincente per la prima fuga della serata con un clamoroso parziale di 39-19 che spiazza tifosi e avversari rischiando di compromettere il discorso qualificazione dei Clippers.

Quando tutto sembra ormai perduto, i padroni di casa tirano fuori dal cilindro un coniglio che proprio non ti aspetti: nonostante i sette punti di media collezionati fin qui, è Terance Mann a vestire i panni del supereroe e a guidare la rimonta dei losangelini, che nel terzo periodo si rimboccano le maniche riuscendo a ricucire il punteggio sul 94-91 prima degli ultimi dodici minuti conclusivi.

A dieci minuti dalla fine Reggie Jackson firma con un layup un primo vantaggio Clippers che mancava ormai dal secondo quarto, con gli avversari costretti ad assistere inermi o quasi allo show dei Clippers, trascinati da un Mann che chiuderà con 39 punti aggiornando così il suo personale career-high.

A otto minuti dalla fine Los Angeles conduce per 106-107: il match è ancora in bilico, ma con nove punti di fila i Clippers lanciano un segnale ben preciso, consentendo da lì in poi ai Jazz di riavvicinarsi ma solo di sei lunghezze al massimo.

Con Kawhi Leonard fermo ai box, Paul George fa ancora una volta il suo dovere mettendo a referto 28 punti, 9 rimbalzi e 7 assist; buona anche la prova di Reggie Jackson, autore di 27 punti e 10 assist per l’occasione. Dall’altra parte, riflettori puntati sulla tripla doppia sfiorata da Mitchell – 39 punti, 9 assist e 9 rimbalzi per lui – e sulle doppie doppie di Royce O’Neale – 21 punti e 10 rimbalzi – e Rudy Gobert – 12+10 – che non bastano però a scongiurare l’eliminazione dei primi della classe a ovest.

 

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