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NBA, James Harden: “Ho amato la città di Houston”

Questa notte il Barba si scontrerà con il proprio passato. Il Toyota Center ospita i Brooklyn Nets

E’ sempre complesso tornare da estraneo in un luogo sentito proprio per molti anni. Questa sensazione di inquieta familiarità accompagnerà a breve anche James Harden, che tornerà a giocare al Toyota Center per la prima volta da avversario.

Houston Rockets vs. Brooklyn Nets non può essere una partita anonima, viste le recenti trattative di mercato, ed il primo a riconoscerlo è stato proprio il Barba, espressosi così al microfono di Malika Andrews, inviata di ESPN:

“Ho amato questa città al punto tale da chiamarla casa. Non è stata una suggestione temporanea, legata alla mia presenza lavorativa in Texas, bensì un attestato di gratitudine dipeso dal cuore. Nutro ancora grande rispetto nei confronti della cittadinanza e mi auguro che il sentimento sia reciproco. Non avrei mai pensato di lasciare la franchigia, speravo di poter chiudere la mia carriera a Houston. Tuttavia, il tempo ha cambiato le prospettive: negli ultimi mesi non condividevamo più gli stessi obiettivi ed il sogno si è dissolto. Ho intrapreso un nuovo percorso, apparso migliore per me, la mia carriera e la mia famiglia.”

A riguardo di quest’ultima osservazione, le statistiche sono impietosamente dalla parte di Harden: i Rockets non hanno vinto nessuna delle ultime dodici partite giocate, mentre i Nets (23-13) sono lanciati verso il raggiungimento della miglior percentuale di vittorie nella storia della franchigia.

Indipendentemente dalle riflessioni dei tifosi, quanto fatto in Texas dall’MVP 2018 difficilmente sarà dimenticato dalla dirigenza. Ne sia inconfutabile riprova l’iniziativa promossa dal proprietario della franchigia, Tilman Fertitta, che ha comunicato ufficialmente di voler ritirare la maglia numero tredici del giocatore, in segno di indelebile riconoscenza.

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