Tom Heinsohn, leggenda dei Boston Celtics, è scomparso all’età di 86 anni. A darne l’annuncio, con un comunicato apparso sul sito ufficiale, è stata proprio la franchigia biancoverde.
Il cordoglio della proprietà dei Celtics:
“Una perdita immane. Tommy era un Celtic irriducibile. Negli ultimi 18 anni, la proprietà si è affidata ai suoi consigli e ha gioito per le sue centinaia di storie su Red Auerbach, Bill Russell e la formazione della dinastia Celtics. Sarà ricordato per sempre.”
I 17 banner celebrativi affissi sul soffitto del TD Garden portano la sua firma indelebile, sebbene con ruoli di volta in volta diversi. Da giocatore tra il 1956 e il 1965, Heinsohn si aggiudicò il premio di rookie dell’anno (1957) vinse otto titoli NBA e fu sei volte All-Star. Nel 1969, su indicazione di Red Auerbach, passò in panchina, e la striscia di successi non si interruppe. Nel 1973 venne nominato Coach of the Year, al termine di quella che ancora oggi è la stagione più vincente nella storia dei Celtics. Seguirono altri due titoli NBA (1974 e 1976).
Svestiti i panni di allenatore, con il suo racconto play-by-play Heinsohn ha accompagnato inoltre i successi dei Boston Celtics dagli anni ottanta sino al ritiro dalle scene nel 2012-13. Assieme a John Wooden, Lenny Wilkens, e al compagno di squadra Bill Sharman, è l’unico ad essere stato inserito per due volte nella Hall of Fame – da giocatore nel 1986 e da allenatore nel 2015.