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NBA, Joel Embiid: “L’attacco passa dalle mie mani”

Il centro di Philadelphia sembra piuttosto convinto sulle potenzialità della squadra

La star dei Philadelphia 76ers, Joel Embiid è convinto che non ci siano dubbi su come debba lavorare l’offensiva della squadra alla ripartenza: dovrebbe passare attraverso lui. Embiid ha rilasciato delle dichiarazioni in una recente conference call, in cui è stato chiesto il suo parere su alcuni argomenti scottanti, come il suo rapporto con Simmons e Horford, e i suoi pensieri sulla bolla di Orlando.

“So di cosa sono capace e so cosa pensano i miei compagni di me. Sono pronto a mettermi sulle spalle la squadra, dobbiamo dimostrare di avere personalità. Se credo non mi stiano arrivando abbastanza palle, mi basta parlare con la squadra e discutere su cosa posso fare.”

Tra i vari alti e bassi che i Sixers hanno attraversato durante la stagione, le domande riguardo l’attacco erano sicuramente le più gettonate. Uno dei problemi che è sorto più volte agli occhi dei media è la riluttanza di Ben Simmons a tirare da 3 punti. Riguardo la loro chimica, Joel Embiid ha dichiarato che per funzionare, basta essere loro stessi:

“Abbiamo bisogno di lui. Questo è un gioco di squadra e io faccio del mio meglio per aiutarlo e creargli spazi, tutti noi dobbiamo essere pronti ad aiutarci. Alla fine l’obiettivo è vincere il campionato e credo che Ben abbia la mentalità giusta, è quello che vuole fare. Se c’è una cosa che so di lui, è che vuole vincere.”

Riguardo la convivenza con Al Horford invece, letteralmente la sua nemesi nelle passate stagioni in cui militava per i Boston Celtics, il centro della franchigia di Philadelphia è invece convinto che attraverso la loro presenza, i Sixers dovrebbero migliorare nelle situazioni a stretto contatto e con pochi secondi sul cronometro:

“Credo che non ci siano problemi di alcun tipo tra noi, ognuno ha il proprio ruolo e con Al mi trovo bene. Con il tempo miglioreremo sicuramente. Abbiamo bisogno di ragazzi che abbiano il coraggio di prendersi dei tiri. Specialmente quando hai due presenze all’interno, come me e Al, c’è solo bisogno di persone con la volontà di tirare, e che sappiano farlo.”

Chiudendo in toni scherzosi, Embiid ha poi dichiarato di non essere spaventato dall’entrare nella bolla, spiegando come con la squadra in viaggio, non faccia altro che rimanere in camera e giocare ai videogiochi.

 

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